Aggressione medico San Vincenzo Taormina, Uil-Fpl chiede la vigilanza armata

L’aggressione subita da un medico del Pronto soccorso dell’ospedale San Vincenzo di Taormina ha scatenato la reazione della Uil-Fpl Messina, che da tempo chiede una maggiore vigilanza nei Pronto soccorso dei presidi ospedalieri. Pippo Calapai e Giovanni Caminiti, rispettivamente segretario generale e responsabile area infermieristica della Uil-Fpl di Messina, hanno chiesto all’assessore regionale alla Salute, al sindaco di Taormina e ed direttore generale dell’Asp 5 Messina, l’istituzione della vigilanza armata.
“La scrivente organizzazione sindacale nello stigmatizzare il fatto increscioso, verificatosi nelle mattinate del 02/07/2019 presso il PS del Presidio Ospedaliero di Taormina, manifesta la solidarietà di tutta la Segreteria sia Area Medica che del Comparto UIL FPL al Personale Sanitario Medico, Infermieristico e Operatori Sanitari, vittime dei gravissimi atti di violenza con conseguenti lesioni personali. Già la Uil-Fpl con nota del 06/04/2018 aveva denunciato alcuni episodi simili che si verificavano con frequenze sempre maggiori. Pertanto, in considerazione di ciò, il Commissario protempore ha dovuto procedere ad installare sistemi di video sorveglianza. La Uil-Fpl sottolinea che, contestualmente alla nota di cui sopra, aveva proposto anche l’istituzione di un presidio di vigilanza armata. Alla luce dei numerosi fatti accaduti, non ultimo quello verificatosi nella giornata del 02 cm, la scrivente organizzazione sindacale reitera la proposta sopra descritta sollecitando le SS.VV ad un urgente provvedimento in merito alla istituzione di un sistema organizzativo h 24 di vigilanza armata, accelerando l’ter procedurale previste dal il D.A n° 3093 del 14/11/2018 per la gara di assegnazione del servizio vigilanza armata integrata, affinché, tali organismi possano presidiare non solo il pronto soccorso del presidio di Taormina ma anche gli altri pronto soccorsi della nostra Azienda, luoghi ove si verificano ormai costantemente episodi di aggressioni al personale sanitario. Ci chiediamo e vi chiediamo cosa dobbiamo aspettarci prima che si intervenga l’irreparabile?”