Appuntamento dall’1 al 3 Febbraio al teatro Vittorio Emanuele con “Delitto/Castigo”

In occasione del debutto dello spettacolo “Delitto/Castigo” continuano gli appuntamenti con i protagonisti degli spettacoli in scena al Teatro
Vittorio Emanuele.

In programma, venerdì 1 febbraio 2019 alle ore 18,00 al Teatro Vittorio Emanuele avrà luogo l’incontro con Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini
interpreti dello spettacolo “Delitto/Castigo”, prodotto da Nuovo Teatro, che sarà in scena al Teatro Vittorio Emanuele di Messina dall’1 al 3 febbraio 2019.

All’incontro oltre a Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini saranno presenti il Sovrintendente dell’Ente, avv. Gianfranco Scoglio e la Direttrice artistica
della sezione Prosa Simona Celi.

L’iniziativa oltre che agli spettatori è diretta ai docenti ed egli studenti di tutte le scuole di ogni ordine e grado.

DELITTO/CASTIGO

di Fëdor Dostoevskij

adattamento teatrale di Sergio Rubini e Carla Cavalluzzi

con Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini

Francesco Bonomo, Francesca Pasquini

e con G.U.P. Alcaro

voci Federico Benvenuto, Simone Borrelli, Edoardo Coen e Alessandro Minati

scene Gregorio Botta

costumi Antonella D’Orsi

musiche di Giuseppe Vadalà

progetto sonoro G.U.P. Alcaro

luci Luca Barbati e Tommaso Toscano

regista collaboratore Gisella Gobbi

foto Luigi Lo Cascio © Pino Le Pera

regia Sergio Rubini

produzione Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo e Fondazione Teatro della Toscana

Esclusiva per la Sicilia

Vertigine e disagio accompagnano il lettore di Delitto e Castigo. La vertigine di essere finiti dentro l’ossessione di una voce che individua nell’omicidio la propria e unica affermazione di esistenza. E quindi il delitto come specchio del proprio limite e orizzonte necessario da superare per l’autoaffermazione del sé. Un conflitto che crea una febbre, una scissione, uno sdoppiamento; un omicidio che produce un castigo, un’arma a
doppio taglio. Come è la scrittura del romanzo, dove la realtà, attraverso il racconto in terza persona, è continuamente interrotta e aggredita dalla voce pensiero, in prima, del protagonista. Ed è proprio questa natura bitonale di Delitto e Castigo a suggerire la possibilità di portarlo in scena attraverso una lettura a due voci. Sergio Rubini e Luigi Lo Cascio sono le due voci dell’opera e trascinano il pubblico nel racconto, facendo vivere in prima persona l’ossessione del protagonista.

TRAMA

Delitto e Castigo, l’opera più letta e conosciuta di Dostoevskij, racconta il tormento di Rodiòn Romànovic Raskòl’nikov, un giovane poverissimo e
strozzato dai debiti, che uccide una vecchia e meschina usuraia. Nel romanzo è evidente il conflitto interiore del protagonista, che crea in lui una scissione; ne viviamo i lucidi ragionamenti, in cui si rifiuta di provare rimorso, per dimostrare a se stesso di appartenere alla categoria di quelli che lui definisce i “napoleonici”, i grandi uomini, le menti superiori dalle idee rivoluzionarie, autorizzati a vivere e agire al di sopra della legge comune, perché tutte le loro azioni, anche quelle condannate dalla morale, hanno come fine ultimo il bene collettivo. Tenta di convincersi che l’omicidio della vecchia usuraia, poiché ha liberato dal giogo molti poveri creditori e eliminato dalla faccia della terra un essere maligno, non solo non è condannabile e non dovrebbe procurargli alcun pentimento, ma costituisce la dimostrazione stessa della sua appartenenza ad una categoria superiore. Dall’altro lato, però, viviamo il lento affiorare in lui della consapevolezza di non riuscire a sfuggire ai sensi di colpa e al terrore di essere scoperto: deve assegnarsi, alla fine, di essere non già un grande uomo, ma un “pidocchio”, e, come tale, di meritare una punizione.