ATM, incremento ore dei contratti part time, Garufi e Barresi: “Un primo passo, che Filt Cgil e Uiltrasporti richiedono da tempo”

Non è ancora la trasformazione in full time, ed è solo un esperimento per tre mesi , ma un piccolo passo avanti importante per circa 120 dipendenti Atm che vedranno incrementate da 30 a 36 le ore lavorative settimanali prestate . “Un esperimento che auspichiamo diventi definitivo questo, che era alla base dell’apertura di credito che Filt Cgil e Uiltrasporti avevano dato all’amministrazione Deluca, nei tavoli presieduti dall’assessore Mondello, sospendendo nelle scorse settimane le procedure di sciopero avviate – dichiarano Carmelo Garufi e Michele Barresi segretari Filt Cgil e Uiltrasporti . Sebbene il sindacato puntasse alla trasformazione definitiva in full time a 39 ore , il primo passaggio a 36 ore per questi lavoratori non può essere che accolto come un buon segnale che prendiamo positivamente da parte dell’amministrazione comunale – continuano Filt e Uilt – e soprattutto rappresenta un radicale cambio di rotta su alcuni settori che nei piani aziendali inizialmente erano stati sottostimati e considerati quasi una zavorra . “L’azienda con questo incremento di orario scommette finalmente su settori altamente produttivi- continuano Garufi e Barresi – come le officine e la ZTL e verifica titoli di viaggio che garantiscono incassi annui di oltre 3 milioni di euro .
“Nel percorso del Salva Messina non a caso Filt Cgil e Uiltrasporti si opposero fermamente quando vennero ingiustamente quantificati nei verbali ben 50 esuberi tra gli ausiliari del traffico che oggi invece con quest’atto vengono valorizzati come core business dell’Atm – concludono Garufi e Barresi – segnale evidente che ci si è resi conto che il settore è strategico e deve essere invece potenziato e meglio organizzato scommettendo sulla realizzazione di una più ampia area commerciale e marketing che può essere un volano economico fondamentale per la nuova S.p.A.
“Serve un’azienda competitiva nei suoi settori più redditizi ed in quest’ottica la trasformazione in full time dei contratti deve essere definitiva – concludono Garufi e Barresi – perché diversamente i vincoli rigidi di bilancio che la natura economica della nascente Spa impongono aprirebbero scenari preoccupanti .