Bilancio consuntivo: La Fauci (Ora Messina), pagina nera amministrazione

Quanto accaduto in Consiglio Comunale sulla delibera riguardante il Bilancio Consuntivo 2017 rappresenta una delle pagine più strane di questa amministrazione. Un tema così delicato e complicato non può, e non deve, essere trattato in maniera simile da sindaco e giunta. La delibera – sottolinea La Fauci – è arrivata in Consiglio in tempi strettissimi, nessun membro dell’amministrazione era presente, soprattutto il sindaco che svolge il ruolo di assessore al bilancio. La sua assenza è stata la più pesante, aggravata dal sollecito fatto e che non ha trovato risposta, un comportamento inaccettabile e vergognoso nei confronti del Consiglio e della città.

Gli atti di responsabilità non possono essere richiesti solo in maniera unilaterale, troppo spesso questo Consiglio è stato messo nelle condizioni di dover decidere in poco tempo, e sempre nell’interesse dei cittadini. Anche in questa circostanza – spiega La Fauci – c’erano dei posti di lavoro da tutelare: la stabilizzazione di più di settanta impiegati non è cosa da poco, doverlo fare con i minuti contati e messi alle strette da rinunce personali, non barattabili, non ci ha impedito di svolgere il nostro ruolo nella totale correttezza. La sensazione, amara, è stata quella che l’amministrazione non avesse lo stesso interesse nel tutelare la posizione dei precari, scaricando ancora una volta sul Consiglio eventuali oneri.

Sulla votazione, poi, la responsabilità è stata raccolta unicamente dal centrodestra – puntualizza La Fauci – che non ha fatto nessun passo indietro nonostante le enormi difficoltà che una delibera del genere poneva. La polemica politica non mi appartiene, non è mio costume puntare il dito in maniera gratuita, però – chiarisce il consigliere di Ora Messina -, non ho apprezzato le reprimende arrivate da chi non ha preso parte alla votazione. Il diritto di non esprimere un voto di qualsiasi tipo va salvaguardato. Questo si scontra, però, con le parole che vengono usate in merito a precari e stabilizzazioni; quando poi c’è da prendere una decisione, anche coraggiosa, è troppo comodo fare un passo indietro e appoggiarsi sulla votazione di altri membri del Consiglio.

Personalmente ho preso la responsabilità di votare il Consuntivo, l’ho fatto per la città e per i lavoratori, non intendo – conclude La Fauci – continuare a farmi carico di votazioni così pesanti mentre altri rimangono a guardare, per poi fare retorica tramite dichiarazioni e comunicati stampa. Torneremo in aula per il Consolidato, ancora una volta con le stesse prospettive viste in passato, difficilmente vorrò essere la stampella di chi non ha coraggio di prendere posizione.