“Buona la prima” per l’avvio dell’autunno pedagogico a Messina stamani a Palazzo Zanca

Educatori professionali socio pedagogici e Pedagogisti sono i professionisti che la Legge 205/2017 riconosce titolati a svolgere le funzioni educative (quali quelle di assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni disabili) nel contesto scolastico ai fini della piena inclusione. Questa mattina i “professionisti dell’educazione” si sono riuniti presso la Sala Ovale del Comune di Messina, presenti anche numerosi docenti, genitori e personale in servizio come “assistente all’autonomia e alla comunicazione” nel Comune di Messina. La Legge 104/92 non ha mai istituito alcuna figura, bensì si limita a attribuire agli enti locali il compito di fornire un servizio. Poiché le funzioni educative al tempo della Legge 104/92 non erano ancora normate, regioni, province e comuni si sono adoperati nei modi più disparati ad individuare tali figure professionali ignorando che lo Stato, tramite un apposito percorso accademico, forma già quelle professionalità, attraverso i corsi di laurea in Scienze dell’educazione e della formazione e in Scienze Pedagogiche. L’Apei chiede il rispetto della normativa nazionale in vigore e l’adeguamento di quella regionale. Non è pensabile che la Regione Sicilia continui a mantenere nel Repertorio delle Qualificazioni della Regione qualifiche professionali che possono essere conseguite con corsi di 450 o 900 ore accessibili addirittura ai diplomati. Il paradosso è stato che molti Educatori professionali socio pedagogici e Pedagogisti con laurea hanno dovuto prendere, negli anni, un corso di qualifica regionale per poter svolgere le stesse attività che sono quelle già previste per i laureati in Scienze dell’Educazione. L’università di Messina ogni anno forma centinaia di professionisti di alto livello che vedono ridicolizzato il valore del proprio titolo di studio. L’Apei non auspica la perdita di posti di lavoro da parte di chi, pur senza titolo o con i titoli più disparati, ha fino ad oggi svolto questo lavoro, infatti la Legge 205/2017 prevede già dei percorsi di sanatoria per chi non è in possesso della qualifica di Educatore professionale socio-pedagogico. Ma va sancito che i nostri bambini hanno diritto al meglio che possiamo loro offrire, cioè professionisti dell’educazione in grado di svolgere una analisi dei bisogni educativi, una progettazione educativa che rientri nel P.E.I. e una valutazione degli obiettivi, per garantire il diritto all’educazione e all’istruzione come sancito dalla nostra Costituzione. Da considerare che la Laurea in Scienze dell’educazione e della formazione L19 con indirizzo specifico per l’Infanzia adesso è obbligatoria anche per svolgere l’attività educativa nei nidi (ai sensi del DL.65/2017). Verranno intraprese ulteriori iniziative affinché le scelte della politica si indirizzino in questo senso e affinché gli enti locali applichino la normativa nazionale in vigore.