Carlo Cottarelli ospite all’Università di Messina [FOTOGALLERY – INTERVISTA – VIDEOSTORIA]

Oggi l’Aula Magna del Rettorato ha ospitato la presentazione del volume “I sette peccati capitali dell’economia italiana” dell’economista e editorialista, prof. Carlo Cottarelli. Alla presenza dell’autore sono intervenuti il Rettore, prof. Salvatore Cuzzocrea, ed il Prorettore Vicario, prof. Giovanni Moschella. L’iniziativa è stata presentata dal dott. Giacomo D’Arrigo, già Direttore dell’Agenzia Nazionale Giovani.
Attraverso il volume, il prof. Cottarelli analizza i sette peccati capitali che hanno bloccato, sin qui, la crescita economica in Italia e guarda al futuro con realismo, ma anche con una consapevole fiducia avvalorata dalla possibilità di correggere gli errori commessi.

In carriera, il prof. Carlo Cottarelli ha lavorato nel Servizio Studi della Banca d’Italia (dal 1981 al 1987). Nel 1988 ha incominciato a prestare servizio presso il Fondo Monetario Internazionale (FMI), nell’ambito del quale ha fatto parte di diversi Dipartimenti e dove vanta esperienze dirigenziali.
Dal 2008 al 2013, infatti, ha ricoperto il ruolo di Direttore del Dipartimento Affari Fiscali del FMI. Dal mese di settembre 2017 è professore associato presso l’Università Bocconi di Milano, mentre dal 30ottobre dello stesso anno è Direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani dell’Università Cattolica di Milano. Ha scritto diversi saggi sulle politiche e istituzioni fiscali e monetarie, libri su inflazione, politica monetaria e tassi di conversione.

Il peggioramento dei conti pubblici rispetto agli obiettivi lo ha certificato il Governo, c’è stato un deficit del 2,4 % invece che il 2 % previsto. Il prossimo anno sappiamo anche che se non aumenta l’IVA, e il governo ha detto che non lo farà , avremo come punto di partenza un deficit nell’ordine del 3,3 – 3,4 percento del Pil. Come si farà a finanziare questo si vedrà ad autunno. Preferirei non aumentasse l’iva , ma si dovrebbe lavorare sul lato della spesa, ora ci sono due commissari per la spending review ma è tardi. Credo che il governo tenterà solo di aumentare il deficit pubblico non trovando le fonti di finanziamento e cambiando gli obiettivi . Questo significa solo prendere più soldi a prestito dagli italiani, fino a che quest’ultimi non si stancheranno”. A dirlo Carlo Cottarelli oggi pomeriggio nell’Aula Magna del Rettorato del’università di Messina presentando il suo l volume “I sette peccati capitali dell’economia italiana”. “Ad Ottobre – prosegue Cottarelli – dovrà essere presentata la legge di bilancio, tuttavia forse il momento più difficile sarà Novembre perché la nuova Commissione Europea si insedierà solo in quel mese e inizieranno le discussioni più intense“. Sul reddito di reddito di cittadinanza Cottarelli ha affermato: “ E’ molto diverso rispetto a quello inizialmente prospettato anche in termini di costi poiché si era parlato di 15 miliardi e poi invece è si tratta della metà. E’ rimasto un provvedimento molto generoso per i single, ma per le famiglie numerose che vivono nelle aree dove il costo della vita è più alto come ad esempio Milano, non va bene”. Sulla possibilità che il Governo cada dopo le elezioni Europee, Cottarelli sottolinea : “Stanno litigando, ma non credo che il governo cadrà nemmeno dopo le elezioni europee. Sono solo schermaglie per attirare l’attenzione per il voto”. Sulla possibilità di una profonda crisi spiega: “Non siamo nella situazione del 2011, ma ci sono rischi che ci finiamo. Credo tuttavia che per finire come nel 2011 ci debba essere qualche evento internazionale che scateni il pessimismo dei mercati finanziari che per adesso tengono e lo spread è a livello ancora contenuto. Non faccio previsioni sulle elezioni europee , ma anche se vincessero i populisti non cambierebbero le regole sui conti pubblici, anche perché i populisti europei sono presenti anche adesso e hanno fatto dichiarazioni forti”.