Cartelle pazze al Comune, botta e risposta De Luca – Gioveni: “Pettinavo le bambole” lui le faceva arrossire in mutande!!

Il sindaco Cateno De Luca risponde alla nota del consigliere Libero Gioveni di cui abbiamo dato notizia precisando che:

Il frutto delle cosiddette cartelle pazze (dati errati ) è frutto dell’inesistenza di una banca dati unica del contribuente che implementa tutti i dati di consumo e servizi urbani di ogni singolo contribuente (dati catastali – contratto elettrico – contratto acqua e gas – nettezza urbana).

Stiamo lavorando alla bonifica della banca dati ed alla creazione della banca data unica del contribuente per stanare gli evasori ed applicare il principio “pagare tutti per pagare meno”.

Allo stato attuale si riscontra una evasione media di circa il 50% su tutti i tributi e servizi a richiesta individuale.

Ogni anno si è registrato lo stesso problema dei dati errati ma al solito non si è proceduto alle correzioni consequenziali.

Questa volta la situazione degli errori è più ampia perché sono stati notificati circa 25 mila cartelle rispetto alle 3 mila cartelle notificate negli anni precedenti.

Chi parla di danno erariale per il costo delle notifiche delle cartelle errate dimostra di non conoscere la materia e di aver omesso di denunziare che il danno erariale si è sicuramente avuto negli anni precedenti per la mancata notifica delle cartelle con la consequenziale prescrizione dei tributi e danni per oltre cinque milioni di euro annui (che faceva questo Consigliere comunale tra il 2013 ed il 2018 ? Forse pettinava le bambole !!!).

Secca la replica del consigliere che risponde al sindaco:

“In merito alle dichiarazioni odierne del sindaco De Luca sulle cartelle pazze IMU in cui fa riferimento, con la sua solita ed estrosa “verve lessicale” al mio intervento su un presunto (ribadisco “presunto”) danno erariale sulle spese di notifica per l’invio quasi del tutto illegittimo degli avvisi, ricordo al primo cittadino che nella scorsa legislatura, non solo non pettinavo le bambole che lui invece faceva arrossire mettendosi in mutande, ma ho anche dato il mio fattivo contributo proprio sulla delicata materia dei tributi.

Quando il sottoscritto parlò per la prima volta di “cartella unica dei tributi”, De Luca governava ancora il “paese dei balocchi” (con tutto il rispetto per i comuni ionici in cui lui ha fatto il sindaco, veri gioielli della nostra provincia!).

Infatti, la storia dell’ultimo Consiglio Comunale e gli atti deliberativi raccontano che in data 21 ottobre 2015 il Civico Consesso, proprio su un mio ordine del giorno, approvò un atto di indirizzo col quale, non solo si chiese all’Amministrazione di creare, appunto, una cartella unica dei tributi, ma di avviarne anche un servizio telematico, gestendo direttamente da casa davanti a un PC e senza dover fare più file agli sportelli, le proprie posizioni sulla TARI, ex Tares e Tarsu, IMU, ex TASI, accedere alle informazioni e ai dati catastali, gestire i canoni di locazione degli immobili e anche le bollette Amam!

Inoltre, ricordo all’esuberante primo cittadino che, sempre il sottoscritto, riportando anche l’esempio dell’impiego dei lavoratori ex Feluca che recuperarono nel giro di tre settimane circa 2 milioni di euro attraverso un serrato controllo incrociato Tari/Tasi/Imu, chiesi attraverso una interrogazione del 23 settembre 2015 il potenziamento del personale del Dipartimento, a dimostrazione che la volontà di questo consigliere è sempre stata quella di contrastare l’evasione!

Ma l’attuale modus operandi dell’Amministrazione nella lotta all’evasione, non solo è esageratamente errato, ma anche irrispettoso nei confronti degli onesti contribuenti.

Gli errori macroscopici commessi in queste settimane, dove addirittura si inviano gli avvisi di accertamento persino a chi non hai mai posseduto un immobile, oltre a rasentare l’inverosimile, dimostrano una palese superficialità che non può essere affatto tollerata!

Pertanto, nell’invitare il sindaco De Luca a ravvedersi e, visto che è così tanto bravo a fare i blitz, anche a verificare di persona il grande, enorme disagio che il Dipartimento tributi sta creando alla cittadinanza, alla quale, ad oggi, ribadisco, ancora nessuno ha chiesto scusa!”