Due ricerche UniME pubblicate su prestigiose riviste internazionali

Due importanti ricerche, che hanno visto la fattiva partecipazione di Unime, sono state pubblicate all’interno di due prestigiose riviste di caratura internazionale.
La prima ricerca, condotta da medici e ricercatori dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, con la preziosa partecipazione del Dipartimento di Scienze Chimiche, Biologiche, Farmaceutiche ed Ambientali (ChiBioFarAm) dell’Università di Messina e, in particolare, di un gruppo di ricerca coordinato dal prof. Domenico Trombetta, ha dimostrato come l’idrossitirosolo (una sostanza contenuta nell’olio di oliva) migliora lo stress ossidativo, l’insulino resistenza e la steatosi epatica nei bambini obesi e affetti da fegato grasso. Lo studio, recentemente pubblicato sulla più importante rivista scientifica del settore, Antioxidant and Redox Signaling, evidenzia nello specifico che l’idrossitirosolo, se usato in dosaggi controllati, riduce l’insulino resistenza (primo step verso il diabete tipo II) senza causare aumenti di peso al contrario dell’olio di oliva “intero” che è molto calorico. La sostanza viene assunta in perle facilmente assumibili dai bambini e non presenta problemi di palatabilità o di effetti collaterali (essendo una sostanza naturale). Può essere prescritta da tutti i pediatri che curano bambini con obesità e fegato grasso.
La seconda ricerca, invece, pubblicata sul numero inaugurale della prestigiosa rivista “Nature Reviews Physics”, rappresenta un lavoro di ottica quantistica, frutto di una ampia collaborazione internazionale su “ultrastrong coupling”, che annovera tra gli autori il prof. Salvatore Savasta (Associato presso il Dipartimento MIFT, diretto dal prof. Fortunato Neri). Lo studio che fa il punto sui regimi estremi di interazione luce-materia ha coinvolto, inoltre, ricercatori provenienti da Giappone, Regno Unito, Svezia, e Polonia. Contestualmente, il regime di interazione ultra-forte fra luce e materia si è trasformato negli ultimi anni da un’idea teorica ad una realtà sperimentale. Si tratta di un nuovo regime, che il prof. Savasta ha contribuito a sviluppare, in cui il rate di interazione è comparabile con le frequenze di transizione del sistema. Nel lavoro si discutono i nuovi fenomeni fisici osservabili in questo regime e anche le numerose promettenti applicazioni nel campo dell’ottica nonlineare e delle tecnologie quantistiche.