Etna in eruzione, lapilli e lava, aeroporto Catania operativo

Nuova eruzione sull’Etna: dal nuovo cratere di Sud-Est del vulcano attivo più alto d’Italia da ieri sera è presente un’attività stromboliana con emissione di brandelli di magna incandescente e cenere lavica e un trabocco di lava. I fenomeni, monitorati dall’Ingv di Catania, sono confinati nella zona sommitale del vulcano. I tremori nei condotti magmatici interni dell’Etna si mantengono su livelli medio-alti. L’emissione di cenere non impatta sull’attività dell’aeroporto internazionale di Catania che è operativo.
L’attività eruttiva è ripresa con insolito vigore, esattamente in corrispondenza del Nuovo Cratere di Sud Est. Dopo il suo risveglio a partire dal mese di luglio, e una graduale intensificazione dell’attività, l’Etna ha dato inizio a un nuovo episodio di attività stromboliana con emissione di colate di lava nella notte fra il 23 e il 24 agosto 2018.
Nel tardo pomeriggio del 23, un repentino aumento dell’ampiezza del tremore vulcanico ha annunciato l’inizio di una debole attività esplosiva dalla cosiddetta “bocca della sella”, che si trova esattamente a metà fra il vecchio cono del Cratere di Sud-Est e quello del Nuovo Cratere di Sud-Est.
Questa attività è rapidamente diventata quasi continua, con lanci di bombe laviche incandescenti fino a circa 100-150 metri sopra il cratere. Poi, verso le ore 20.30 (locali), si è osservato un piccolo flusso lavico che veniva emesso da un’altra bocca del Nuovo Cratere di Sud-Est, quella ubicata sull’alto fianco orientale del cono: l’emissione di lava è stata accompagnata da sporadiche e deboli esplosioni dalla medesima bocca.
Questo flusso si è lentamente allungato in direzione della Valle del Bove, rallentando dopo aver percorso poche centinaia di metri. Poco dopo, è iniziato però anche un trabocco lavico dalla “bocca della sella” che si è riversato sul fianco settentrionale del cono del Nuovo Cratere di Sud-Est. Nelle ore successive, l’attività è andata avanti senza variazioni significative. All’alba di oggi 24 agosto, l’ampiezza del tremore vulcanico ha cominciato a diminuire leggermente e l’attività stromboliana risulta meno intensa. Tuttavia, in mattinata, dopo le 9.20, è iniziata anche una continua emissione di cenere che ha alimentato un pennacchio di diverse centinaia di metri sopra il cratere. Il fenomeno eruttivo è ancora in evoluzione ed è costantemente monitorato dall’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia