Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uilt-Uil Sicilia, aderiscono allo Sciopero Generale Nazionale dei Trasporti, del 24 e 26 Luglio

Le Segreterie Regionali Siciliane delle Federazioni dei Trasporti Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uilt-Uil, aderendo alla proclamazione dello Sciopero Generale Nazionale dei Trasporti, indetto dalle Segreterie Nazionali per il 24 e 26 luglio p.v., approvano e condividono la necessità, dopo oltre un anno dall’avvio di questa legislatura, di rappresentare al Ministro dei Trasporti e, conseguentemente al Governo nazionale, le complesse problematiche che attanagliano i vari segmenti del settore dei trasporti, penalizzando il Paese e rendendolo meno competitivo sullo scenario internazionale. Tali criticità stanno determinando una perdita di efficienza del sistema produttivo italiano e stanno compromettendo il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori mettendo a rischio i loro posti di lavoro.
Si tratta di un contesto estremamente critico, nel quale si registra una sempre più marcata distanza tra Nord e Sud, come fotografato dal 52° Rapporto del Censis, che tratteggia una Paese in declino ed un Meridione sempre arretrato e dimenticato, con difficoltà sempre crescenti a mantenere livelli occupazionali e di reddito tali da garantire stabilità e crescita, senza prospettive di miglioramento per il futuro.
Occorre avviare politiche economiche e scelte programmatiche e strategiche che diano forza e slancio allo sviluppo ed alla crescita. Senza scelte coerenti in materia di trasporti e di infrastrutture (esistenti e da programmare) e soprattutto senza la creazione di regole per il corretto funzionamento della mobilità di persone e merci, non sarà possibile rendere strutturale nel Paese il tanto auspicato aumento sia della produttività, che incide direttamente sulla crescita del Pil, sia della capacità competitiva, a vantaggio di nuova occupazione stabile, sia, infine, della qualità.
Lo Sciopero Generale Nazionale dei Trasporti è la risultanza finale di una reiterata assenza di interlocuzione con il Governo nazionale e con il Ministero competente sui temi e sulle problematiche connesse al sistema logistico dei trasporti e delle infrastrutture.
Con lo slogan” Rimettiamo in movimento il Paese”, si vuole sensibilizzare il Governo nazionale, le Istituzioni, le Autorità, gli stakeholders ed i cittadini, sulla necessità, urgente ed inderogabile, di attuare scelte ed indirizzi volti a:
 favorire la realizzazione di infrastrutture e grandi opere,
 garantire processi gestionali corretti e produttivi, il rispetto dei piani di investimento, degli standard di sicurezza e del diritto inalienabile alla mobilità di cittadini e merci,
 orientare le politiche industriali delle grandi imprese pubbliche del settore,
 favorire lo sviluppo del trasporto multimodale,
 contrastare il dumping contrattuale, l’illegalità, l’evasione fiscale e il lavoro nero.
In Sicilia tali temi assumono ancor più drammaticità alla luce del gap infrastrutturale dell’Isola e della fragilità di un sistema economico regionale che non dà alcun segnale di crescita.
Le Segreterie Regionali Siciliane delle Federazioni dei Trasporti Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uilt-Uil, impegnate su più fronti vertenziali, da tempo denunciano criticità e problematiche rispetto alle quali mancano risposte e soluzioni, atteso che, sebbene siano state avanzate numerose proposte, il Governo regionale latita.
Occorre definire e portare a compimento:
 La riforma del Trasporto Pubblico Locale, al fine di migliorare e garantire i servizi minimi ai cittadini e riordinare il sistema delle concessioni e dei rimborsi chilometrici.
 La riforma del CAS – Consorzio Autostrade Siciliane, che per la sua natura giuridica è incompatibile ed inadeguato a svolgere il compito di gestore autostradale che, peraltro, dispone di notevoli proventi dall’incasso del pedaggio. Necessita di una governance ed una direzione tecnica in grado di gestire e dare stabilità e continuità ad un progetto industriale e manageriale.
 La riorganizzazione del sistema aereoportuale regionale, stante il ruolo strategico svolto dal Trasporto Aereo che garantisce alla Sicilia la continuità territoriale e la mobilità ai suoi abitanti e, laddove adeguato, consentirebbe di tradurre in realtà le molteplici vocazioni dell’Isola. È necessaria la creazione di due grandi hub, che, per rilevanza strategica e geografica, vengono individuati in Palermo e Catania, unici poli in grado di superare le criticità che attengono alla gestione degli aeroporti minori, di dare una decisiva spinta propulsiva allo sviluppo aeroportuale dell’Isola con una notevole potenzialità di crescita in termini di utenti, e di garantire un’adeguata offerta di voli operati.
 La regolamentazione del sistema della cosiddetta “autoproduzione” (ovvero l’insieme delle operazioni portuali di rizzaggio e derizzaggio) messo in atto da alcune compagnie armatoriali, per le criticità legate alle violazioni della Legge 84/94 e del CCNL, alla sicurezza ed incolumità dei lavoratori marittimi (adibiti anche allo svolgimento delle operazioni portuali in autoproduzione), alla qualità del lavoro svolto ed ai livelli di retribuzione, posto che tale pratica genera ed alimenta il fenomeno del dumping contrattuale che lede i diritti dei lavoratori e danneggia l’occupazione.
 L’attuazione di una politica infrastrutturale per il trasporto ferroviario che colmi il gap strutturale esistente ed efficienti i servizi e le percorrenze.
 La riorganizzazione dell’Anas in Sicilia, per una più adeguata gestione della rete stradale ed autostradale isolana, fortemente penalizzata dal recentissimo riordino territoriale nazionale varato. Si registra un disimpegno dell’Azienda nell’Isola.
 Il miglioramento del trasporto marittimo con la garanzia della continuità territoriale ed il potenziamento dei collegamenti con le Isole minori.
Temi delicati e problematici che inchiodano la Sicilia ad un mancato sviluppo e progresso e per i quali è necessario porre in essere iniziative energiche e risolutive.
Saranno attivati Presidi di lavoratrici e lavoratori in tutte le Prefetture dell’Isola per consegnare la Piattaforma di rivendicazione sindacale. Le Segreterie Regionali interverranno al presidio presso la Prefettura del capoluogo di regione.