Il tribunale dà ragione a Laccoto, che dovrebbe tornale all’Ars. De Domenico risponde: “Tutto sospeso in attesa di Appello”

De Domenico era ineleggibile e all’Ars, tra i banchi del Pd, dovrebbe ritonare Pippo Laccoto, sindaco di Brolo, già deputato regionale in tre legislature. Il tribunale di Palermo ha accolto le ragioni dei ricorrenti e sancito l’ineleggibilità di De Domenico, che all’epoca della sua elezione era direttore generale dell’Università di Messina. E poiché l’ateneo è destinatario di finanziamenti regionali questo poneva il candidato del Pd in una condizione di ineleggibilità.

Immdiata la replica dell’On. De Domenico che in una nota precisa;

“In merito alla sentenza di primo grado che attiene alla mia pretesa ineleggibilità, al fine di evitare fraintendimenti sul relativo contenuto e sulla sua immediata efficacia, intendo precisare quanto segue: “Prendo atto della sentenza del Tribunale di Palermo e non intendo commentarla, perché ritengo che le decisioni delle istituzioni giudiziarie vadano rispettate.
Tuttavia proprio nel rispetto dei valori istituzionali, nella convinzione della legittimità del mio percorso e della correttezza delle mie ragioni, proporrò appello. Evidenzio, a tal proposito, come la normativa in materia (D.Lgs n. 150 dell’1 settembre 2011) preveda testualmente all’art. 22 comma 8 che: “L’efficacia esecutiva dell’ordinanza pronunciata dal tribunale è sospesa in pendenza di appello”.
Ritengo, pertanto, che la vicenda non sia assolutamente conclusa e finché ciò non avverrà, continuerò a garantire il mio impegno al servizio dei cittadini della mia provincia sui banchi dell’ARS”.