La Commissione antimafia a Messina, Fava: “In questa città una borghesia mafiosa”

“In questa città è emersa la presenza più che da altre parti di una ‘borghesia’ mafiosa che permette alla mafia di farsi imprenditrice, investire ed entrare nei circuiti legali dell’economia: questo è quello che è accaduto e sta accadendo. E’ quanto avvenuto ad esempio nel territorio dei Nebrodi quando si sono intercettati i flussi di finanziameti europei dove, non erano le famiglie di antico lignaggio criminale della zona ad investire direttamente, ma studi di commercialisti e notai che hanno creato il tramite legale per accedere a questi contribuiti”. Lo ha detto il presidente della Comissione regionale antimafia Claudio Fava a Messina durante una conferenza stampa alla presenza del prefetto di Messina Carmela Librizzi e di altri menbri della commissione Antonio De Luca e Roberta Schillaci, dopo aver ascoltato oggi il procuratore di Messina Maurizio De Lucia e il procuratore aggiunto Vito Di Giorgio, il prefetto, il questore, il comandante provinciale dei carabinieri, il comandante provinciale della guardia di finanza e il dirigente della direzione investigativa antimafia sulla situazione della criminalità a Messina. “Messina poi si conferma – prosegue Fava – una città dove c’è un pezzo della politica che ha avuto rapporti di scambio elettorale politico mafioso molto evidenti. Inoltre è una città che è diventata centrale nelle rotte dello spaccio internazionale, anche con collegamenti senza intermedari direttamente con i luoghi di produzione Sudamericani. E’ questo è un elemento di grande preoccupazione perchè questo fa intravedere un grosso investimento mafioso. “Infine – conclude Fava – è confermata una forte presenza storica a Messina delle famiglie mafiose catanesi come i Santapaola, i Romeo o i Cappello”