Letturisti AMAM, Il Presidente Puccio risponde al consigliere Gioveni: “Scelta unilaterale della cooperativa”

Di seguito, le precisazioni del Presidente Salvo PUCCIO, rispetto a quanto riportato nella notizia di stampa odierna, in merito alla questione dei lavoratori della cooperativa ATA, che svolge in appalto per AMAM le letture dei contatori e che non ha aderito alla proposta di proroga del servizio, il presidente di AMAM SpA, Salvo PUCCIO chiarisce i termini della questione già discussa con i vertici della Cooperativa ATA, cui l’Azienda che gestisce il servizio idrico integrato ha affidato, con procedura di appalto, i servizi di lettura e sostituzione dei contatori, per le utenze cittadine.

“La vicenda del rinnovo dell’appalto esterno scaduto alla ditta ATA, da cui dipendono i letturisti – chiarisce il presidente di AMAM, Salvo PUCCIO – è stata oggetto di una formale corrispondenza tra la nostra Azienda e la ditta appaltatrice che, alla proposta di un prosieguo del rapporto contrattuale ha prima opposto un diniego per poi manifestare un’apertura. Alla richiesta formale di proseguire non è giunta però la concordata accettazione di una proroga che, si conferma, può arrivare sino ad un anno”.

“La scelta della ditta ATA – precisa il vertice di AMAM – è dunque unilaterale e non legata a fattori tecnici, alla consistenza o tipologia dell’attività oggetto di proroga, alla capacità di gestire all’interno l’attività richiesta ed attualmente esternalizzata, con personale numericamente stimato o già presente. Certamente – ribadisce PUCCIO – la situazione ci impone la ricerca di soluzioni alternative, attualmente al vaglio, che consentano: da un lato, di non generare un disservizio, per il venir meno del’attività di lettura dei dispositivi di consumo, dall’altro, di concerto con i sindacati, la salvaguardia dei posti di lavoro dei dipendenti delle aziende appaltatrici, che lo hanno sempre svolto per AMAM, con puntualità”

“Proprio su questo aspetto – puntualizza il presidente di AMAM – pongo l’accento e rammento come a questo management le questioni occupazionali siano care e di come lo abbia dimostrato, dando vita a procedure selettive a salvaguardia di categorie di lavoratori in possesso dei requisiti di legge: dai dipendenti ‘ex CEA’, alle assunzioni attraverso il Centro per l’Impiego, ai nuovi bandi di concorso in itinere, sino alla soluzione contrattuale conclusa con successo a tutela dei lavoratori ‘ex Agrinova'”