Mercatone Uno fallisce, doccia gelata per 1800 lavoratori

Doccia gelata per i lavoratori della Mercatone Uno. Shernon Holding, la società che meno di un anno fa aveva acquisito 55 punti vendita dello storico marchio, nato a Imola nel bolognese a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta, finito di recente in amministrazione straordinaria, annuncia un comunicato della Filcams-Cgil di Reggio Emilia, è stata infatti dichiarata fallita dal tribunale di Milano. I lavoratori hanno appreso della chiusura dei negozi da Facebook.

La chiusura di Mercatone Uno ”calpesta la dignità dei lavoratori”, fanno sapere dal ministero dello Sviluppo Economico che, insieme al ministro, Luigi Di Maio, ”prendono atto con estrema preoccupazione del fallimento dichiarato dal tribunale di Milano della Shernon Holding Srl, società di proprietà al 100% della maltese Star Alliance Limited, e della successiva chiusura dei punti vendita in tutta Italia”. ”È prioritario salvaguardare i livelli occupazionali e gli asset” del Mercatone uno, afferma il Mise in una nota, e ”verificare le responsabilità della proprietà, designata il 18 maggio 2018 prima dell’insediamento del Governo, in merito alla gestione di quest’ultimi”. Al ministero dello Sviluppo economico, si ricorda, era già stato convocato un tavolo il 30 maggio ma sarà anticipato al 27. ”La priorità assoluta del ministro, Luigi Di Maio, e del Mise sono i circa 1.800 lavoratori coinvolti, a cui oggi è stata calpestata la dignità. Vista la delicatezza della questione si attendono tutti i rilievi del tribunale per capire puntualmente come dare risposte immediate”.”Da ministro del Lavoro non posso che essere preoccupato per la notizia della chiusura dei punti vendita Mercatone Uno in tutta Italia a causa del fallimento della Shernon Holding Srl” scrive Luigi Di Maio su Facebook. “Ma non basta. Non è possibile che 1800 lavoratrici e lavoratori, oggi, in Italia, si ritrovino senza lavoro dal giorno alla notte e siano costretti a scoprirlo da un passaparola tra colleghi”. “Anche per questo ho deciso di anticipare a dopodomani, lunedì 27 maggio, il tavolo che servirà prima di tutto a salvaguardare i posti di lavoro dei dipendenti di Mercatone Uno, ma anche a fare chiarezza sulla responsabilità della proprietà nella loro gestione. Su questo mi aspetto responsabilità e collaborazione da parte di tutti. Do quindi appuntamento a tutti al tavolo ministeriale di lunedì”.

Sulla vicenda è intervenuto il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini. “Mi impegnerò personalmente incontrando sindacati, lavoratori, fornitori e proprietà, non si possono lasciare dipendenti a casa senza rispettare gli impegni presi – ha detto -. Anche su questo la nuova Europa che nascerà domani dovrà essere più forte nel difendere il lavoro”.