Messina, Banca di Credito Peloritano: 17 indagati, GdF sequestra documenti cartacei e informatici

Sin dalle prime ore del mattino sono in corso attività di polizia giudiziaria in esecuzione di un decreto di perquisizione nei confronti di 17 soggetti, indagati, a vario titolo, per le ipotesi di reato previste dagli artt. 416 (associazione per delinquere), 512 bis (trasferimento fraudolento di valori), 648 bis (riciclaggio), 648 ter n. 1 (autoriciclaggio) del codice penale, art. 11 del DLG n. 74 del 2000 (sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte), nonché – a titolo di responsabilità delle persone giuridiche – nei confronti della Banca di Credito Peloritano S.p.A. di Messina per gli artt. 24 ter (Delitti di criminalità organizzata), 25 octies (Ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, nonché autoriciclaggio) D. Lgs. n. 231/2001 (in relazione agli artt. 416, 648 bis, 648 ter.1 c.p.).
L’attività di polizia giudiziaria in corso si è resa necessaria, al fine di acquisire agli atti del fascicolo, elementi fondamentali per la cristallizzazione delle eventuali responsabilità penali ipotizzate nei confronti degli indagati.
Con le operazioni odierne, i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Messina stanno procedendo al sequestro non solo di documentazione cartacea, ma anche informatica/digitale, così da assicurare fonti di prova alla giustizia e ricostruire puntualmente la fitta rete di relazioni esistente tra i gli indagati.