Messina, Gruppo Consiliare PD: “De Luca materializzato a Palazzo Zanca per impugnare il decreto Mattarella”

“Per tutto questo tempo abbiamo atteso con pazienza di conoscere le reali motivazioni che stanno impedendo di fatto al Sindaco di esercitare il proprio mandato con la sua presenza fisica a Palazzo Zanca.” Inizia cosi la nota dei consiglieri comunali del gruppo consiliare del Partito Democratico Felice Calabrò, Gaetano Gennaro, Alessandro Russo e Antonella Russo che proseguono;
“Evidenziamo che fino ad oggi il sindaco De Luca non ha ritenuto di comunicare con modalità istituzionali e trasparenti alla città i motivi e la durata della sua assenza. Né possono considerarsi sufficienti le scarne e criptiche comunicazioni flash attraverso la sua personale pagina Fb seguita solo dai suoi supporters. Crediamo sia giusto che la città sappia con precisione quanto ancora debba attendere per riavere un Primo cittadino nella pienezza delle sue funzioni, considerata la delicatezza economico-sociale del momento contingente, e la pendenza dei cronici problemi della città non ancora adeguatamente affrontati e risolti da questa Amministrazione.

Augurando una pronta e piena guarigione al padre del Sindaco, riteniamo al contempo, sotto il profilo istituzionale quale prima carica cittadina, non più tollerabile il protrarsi della sua assenza che comporta una vacatio di fatto del ruolo di guida dell’amministrazione della città.
Peraltro, – proseguono i consiglieri -oltre alla fugace apparizione in occasione della festa della Patrona di Messina e, pare, anche per incontrare privatamente Matteo Salvini, durante il suo recentissimo tour nella nostra provincia, registriamo con stupore che mentre di fatto da oltre un mese qualsiasi responsabilità è stata demandata al vicesindaco ed alla giunta, lo scorso 12 giugno il sindaco De Luca si è materializzato nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca ove, in tarda sera, è stata esitata la delibera di giunta n. 260. Tale delibera ha come oggetto l’impugnazione del decreto del Presidente della Repubblica, che ha annullato l’ordinanza sindacale con la quale lo stesso De Luca aveva istituito la “banca dati” di attraversamento dello Stretto, con conferimento di incarico legale all’Avv. Carlo Taormina e al prof. Angelo Clarizia. Pur non entrando nel merito della chiara fama professionale di entrambi, consideriamo insolita, oltre che inopportuna, la nomina al primo dei due professionisti, che da anni è il legale personale del Sindaco ed universalmente riconosciuto come esperto di procedimenti penali.
Nel merito, – precisano i consiglieri del Partito Democratico – riteniamo estremamente grave sotto il profilo istituzionale, oltre che dannoso per l’immagine della città, che si impugni davanti al Tar Lazio un decreto del Capo dello Stato, emesso su deliberazione del Consiglio dei Ministri, fondata sull’autorevole parere espresso sul caso specifico dal Consiglio di Stato.
Tale scelta, che valutiamo certamente infausta e non più attuale a prescindere dall’esito, non fa altro che acuire l’inutile scontro con le cariche dello Stato alimentato dal sindaco De Luca nella fase del lockdown, e che speravamo invece si dissolvesse col tempo, con la certa conseguenza che Messina rimarrà ancora più isolata rispetto alle Istituzioni nazionali, le quali, comunque, non faranno mancare alla città i fondamentali aiuti per superare la fase di grave crisi che stiamo vivendo a vari livelli.
Stigmatizziamo in modo netto – concludono i consiglieri – il comportamento di chi ritiene che le Istituzioni possano essere utilizzate per vicende e battaglie politiche personali, che poco o nulla hanno a che vedere con l’interesse generale della città e dei cittadini.”

Non tarda ad arrivare la risposta della Giunta Comunale che in una nota precisa:

“I consiglieri del PD hanno sferrato oggi un attacco al Sindaco che – se non fosse inopportuno ed offensivo – potrebbe anche far sorridere. Questi signori, minimizzando su problemi personali e familiari che non conoscono, vorrebbero – a quanto pare – dettare l’agenda al primo cittadino. L’aspetto ridicolo è, che dopo avergli contestato l’assenza fisica da Palazzo Zanca, di cui, lo ricordiamo, De Luca non è il custode, criticano gli atti da lui compiuti quando ha partecipato alle riunioni della Giunta Municipale. Sul punto ci teniamo a precisare che non c’è stata giornata che non abbia visto impegnato il nostro Sindaco in incontri con noi Assessori, ovunque egli si trovasse… persino in ospedale in occasione del ricovero di un suo padre! E tali continui e quotidiani contatti ci permettono di sostenere senza timore di smentita che non vi è stato alcun incontro con Matteo Salvini, il quale, a differenza di altri, ha ben compreso le ragioni di uomo occupato e preoccupato per le condizioni di salute del padre. I signori Consiglieri comunali esibiscano le prove di questo incontro De Luca – Salvini oppure chiedano scusa per evitare di passare per ciarlatani istituzionali. Infine riteniamo inutile qualsiasi commento sul ricorso che la Giunta collegialmente ha voluto proporre a tutela del prezioso lavoro svolto durante l’emergenza COVID che ha causato anche un inedito scontro istituzionale del nostro Sindaco con il Ministro degli Interni e del quale abbiamo chiesto nelle sedi giudiziarie il chiarimento definitivo.”