Messina, trasferiti ieri gli ultimi senzatetto presenti nell’area della Real Cittadella

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Le operazioni di trasferimento sono state curate dal Servizio Sociale con l’assistenza ed il raccordo del volontariato che ha rappresentato un gancio fondamentale per fare comprendere alle persone allontanate dalla loro abituale dimora, l’inizio di un nuovo percorso di vita.

Nella giornata di ieri gli ultimi senza tetto presenti nell’area della Real Cittadella sono stati trasferiti in una struttura comunale, si conclude così una triste pagina durata tanti anni.
Le operazioni di trasferimento sono state curate dal Servizio Sociale con l’assistenza ed il raccordo del volontariato che ha rappresentato un gancio fondamentale per fare comprendere alle persone allontanate dalla loro abituale dimora, l’inizio di un nuovo percorso di vita.
L’attività posta in essere ha visto coinvolto anche il PUA (Punto Unico di Accesso) presso il Centro Polifunzionale I’m, che sta procedendo ad effettuare tutti gli adempimenti burocratici per regolarizzare la presenza nel territorio di alcuni stranieri, ed in particolare per uno di questi, si spera di poter ottenere al più presto il nulla osta per offrire l’ospitalità più adeguata alle sue esigenze.
L’Assessore alle Politiche Sociali Alessandra Calafiore nel seguire a stretto contatto con gli operatori i passaggi effettuati ha sottolineato che: “la soddisfazione più grande è avere realizzato un percorso condiviso con la rete del volontariato affinché il trasferimento rappresentasse l’occasione di una nuova progettualità di vita e non la risoluzione di un problema.
Naturalmente quanto effettuato è soltanto un punto di partenza di un progetto finalizzato a ridare dignità a persone che hanno vissuto in ricoveri di fortuna con l’obiettivo di regalare un momento di felicità e farli sentire importanti ed amati. A tal fine – ha concluso l’Assessore – sono certa che seguiranno altri passaggi di speranza per coloro che vivono in situazioni di svantaggio, basta credere che anche le vicende più difficili possano avere un lieto fine”.