Operazione “Balance”, immigrazione e prostituzione minorile, 4 arresti e un ricercato [NOMI – VIDEO – DETTAGLI]

Le persone nei confronti delle quali i carabinieri hanno eseguito stamani un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a Messina nell’operazione ‘Balance’ sono i nigeriani Monday Imarhaghe, 32 anni, Rita Ihama, 38, Precious Ovbokhan Igbinomwanhia, 20, e il messinese Giovanni Buscemi,72. Una quinta persona è attualmente ricercata. Sono accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata a favorire l’ingresso e la permanenza clandestina di minori nigeriani nel territorio italiano allo sfruttamento della prostituzione minorile, alla riduzione in schiavitù ed alla tratta di persone. L’organizzazione criminale transnazionale reclutava giovani minorenni e li faceva arrivare in Europa passando dalla città libica di Sabratha grazie alla collaborazione con un gruppo criminale libico che si adoperava nell’organizzazione delle partenze dei natanti carichi di migranti in Italia. Le ragazze venivano poi costrette a prostituirsi in Sicilia. A gestire qui a Messina l’attività delle ragazze Rita Iham che chiedeva alle minorenni di dichiarare di avere 17 anni in modo da sfruttare prima il canale preferenziale per i minori e per poi poter essere facilmente trasferite in altri centri per maggiorenni visti i controlli stringenti delle comunità per minori. Nel corso dell’indagine accertato il trasferimento di almeno 15 minori stranieri. Per assoggettare le nigeriane i criminali le sottoponevano a riti di magia nera anche con animali morti, per condizionarle psicologicamente, minacciando di morte le stesse e le loro famiglie.

Buscemi, che collaborava con un’associazione di volontariato a Messina aveva la possibilità di sapere in anticipo i posti di sbarco e in quali centri arrivavano i minori ed in cambio di queste informazioni otteneva denaro e favori sessuali. Monday Imarhaghe era stato arrestato in precedenza a Firenze con l’accusa di spaccio di droga perchè trasportava nella propria cavitá intestinale 110 ovuli contenenti 1,2 kg di eroina. A casa di quest’ultimo i militari hanno trovato oggi anche altra sostanza stupefacente.
Il comandante provinciale dei carabinieri di Messina Lorenzo Sabatino soddisfatto ha detto: “Un’ indagine importante che testimonia l’attenzione della Procura e dell’Arma per contrastare crimini odiosi che devono essere combattuti sempre in modo più determinato”. “Si tratta – aggiunge Sabatino della cellula di un’organizzazione più ampia che a livello internazionale si occupavano di tratta di minorenni e organizzavano anche i viaggi per l’ Italia. Alcuni che facevano parte dell’organizzazione si occupavano anche di spaccio di droga.” Tutto – spiega anche il procuratore aggiunto di Messina Giovanella Scaminaci presente alla conferenza – nasce da una segnalazione di una persona che lavora in un centro di minori non accompagnati di Messina che ha notato comportamenti inusuali da parte di alcune ragazze che vestivano abiti griffati e oggetti costosi. Ha denunciato tutto ai militari che hanno avviato l’indagine. Queste ragazzine erano terrorizzate da riti vudu con l’utilizzo anche di animali morti che servivano per minacce loro e le loro famiglie. Ottenuti i documenti venivano avviate alla prostituzione dall’organizzazione. Abbiamo sgominato questa cellula dell’associazione criminale che operava tra la Libia, la Nigeria e la Sicilia. Esistono centri in Libia dove questi minori venivano imprigionate e smistate per l’ Italia”.