Polizia Metropolitana, la FP CGIL manifesta un netto dissenso per il futuro del Corpo.

Il segretario Francesco Fucile e la RSU FP CGIL intervengono nuovamente sul nuovo regolamento del Corpo della Polizia Metropolitana entrato in vigore lo scorso 14 novembre. Per la Funzione Pubblica CGIL, «questo atto non fa che confermare il forte depotenziamento del servizio in termini di operatività e qualità. La definitiva esclusione, dal CORPO, delle figure di categoria B, oltre a danneggiare il personale interessato, complica la funzionalità dello stesso, e ci lascia assolutamente perplessi il regolamentato utilizzo temporaneo degli stessi con un progetto, fortemente criticabile dal punto di vista amministrativo e gestionale». Secondo quanto sostenuto dalla FP CGIL, «questa esclusione, oltre a possibili contenziosi legali, – continua il sindacato – penalizza le stesse categorie cha avevano acquisito una specifica competenza professionale nel Corpo, dando un notevole contributo all’attività stessa, così come peraltro evidenziato nella Relazione annuale del sig. Sindaco Metropolitano. A tutto ciò, si aggiunge ulteriore confusione in quanto inspiegabilmente viene stravolta l’esistente organizzazione operativa ed ad oggi nessuno atto è stato posto in essere in ottemperanza a quanto previsto dall’Art.91 del Regolamento degli Uffici e dei Servizi. Non bisogna tralasciare anche la forte penalizzazione per le figure professionali che hanno assunto specifiche responsabilità, in quanto Titolari di Ufficio, con grave pregiudizio per l’attività stessa del Corpo, soprattutto in relazione alle collaborazioni esterne con altre forze di Polizia. Si richiede di definire al più presto e possibilmente prima dell’entrata in vigore della nuova struttura, i criteri di determinazione delle indennità, dedicate alle Forze di Polizia Locali, di cui agli art.56 quinquies e 56 sexies. del CCNL 2016-2018».