Straordinario dipendenti MessinaServizi, Lombardo alla Uil: “Situazione lasciata in eredità di non facile normalizzazione”

“Rileviamo in queste ore un attacco strumentale e gratuito a Messinaservizi Bene Comune che viene dall’unica sigla sindacale, Uil Trasporti, che da sempre, o meglio da quando la Società ha cominciato a fare le cose che fino allo scorso Dicembre nessuno faceva, contrasta l’azione di questa Amministrazione”. A dirlo Giuseppe Lombardo presidente della Messinaservizi Bene Comune che aggiunge: “Da mesi la Società è impegnata a condividere con tutti i lavoratori e con tutte le sigle sindacali scelte e trasformazioni difficili in uno scenario complicato da gestire. E’ stato lasciato a questa amministrazione l’ingrato compito di risolvere una situazione lasciata in eredità di non facile normalizzazione, sia riguardo alla situazione delle infrastrutture e dei fattori produttivi, sia riguardo alla gestione del personale”. “La società – prosegue Lombardo – finalmente dopo essere stata lasciata “ferma” dall’inerzia del precedente management ha contrattualizzato tutte le forniture utilizzando le procedure pubbliche. Ma purtroppo tutto questo si sta traducendo solo ora in fatti concreti. I mezzi e le attrezzature nuove stanno arrivando solo in questi giorni dopo aver chiuso tutte le gare e le fasi di sottoscrizione dei contratti. La situazione del “pacco mezzi” ex Messinambiente è sotto gli occhi di tutti e la Uil – Trasporti conosce bene la situazione perché abbiamo sempre informato i sindacati su tutto quello che succede in azienda e di come la gran parte dei mezzi dati in usufrutto a Messinaservizi sia vecchia ed obsoleta. Di come sia antieconomico andare ad aggiustare mezzi ormai di cui non si trovano neanche i pezzi di ricambio”. “Nessuno – continua Lombardo – parla dei disagi per dover conferire rifiuti in una discarica lontana ben125 Km, e della mancanza di un sito di stoccaggio per compensare gli eventuali stop del sito, ma anche del continuo crash dei mezzi che sono sottoposti a continui stress e tour de force. Tutto questo genera per grande parte la necessità di fare continuamente recuperi e prolungamenti orari per consentire di pulire nel migliore dei modi la città”. “Contestiamo – prosegue Lombardo – l’affermazione che la città è sporca. Non è vero. La città nella situazione data è gestita al meglio ed in comparazione con altre città metropolitane non può essere criticata una società che pur non avendo un parco mezzi adeguato e nessun sito di smaltimento in città o nelle vicinanze riesce a garantire adeguato il livello di pulizia e raccolta dei rifiuti. E ricordiamo anche che la città di Messina è 30 km quadrati più grande di Milano. E questo grazie all’aiuto dei lavoratori e soprattutto di quei lavoratori a cui viene chiesto di fare sacrifici personali e che comunque sono sempre disponibili a lavorare. La Società ha chiesto a tutti i lavoratori di farsi avanti con la nota del 1 marzo 2019 prot. n. 2184 per fare prolungamento orario in caso di necessità. Nessuno ha risposto. Non tutti i lavoratori sono disponibili a fare prolungamento orario e straordinario. Molti una volta finito il servizio vogliono tornare a casa. In alcuni casi siamo stati costretti ad applicare il contratto e costringerli a lavorare oltre l’orario contrattuale. Facile fare il paragone con gli anni passati. Ma tre anni fa il numero dei lavoratori in forza al settore era pari ad oltre 550 dipendenti. Già l’anno passato sono stati in media 511. Quest’anno siamo rimasti in 500. Ed i lavoratori con limitazioni e con oltre 62 anni di età? Aumentati. Ad oggi siamo con 100 unità di personale con oltre 60 anni di età. Abbiamo circa 70 unità con varie limitazioni di salute che non consentono di svolgere lavori di spazzamento e raccolta. Circa 10 lavoratori lungodegenti che non vengono in azienda da mesi. E non parliamo delle assenze che ogni giorno si registrano per malattia. Nel solo mesi di maggio 2019, la media di assenza per malattia è stata di quasi 50 dipendenti per giorno, nonostante noi avessimo avviato le procedure per legge per le verifiche medico fiscali. Il 10% della forza lavoro impiegata. Poi và considerato il fatto che molti lavoratori svolgono servizi amministrativi ed anche questo incide sulla necessità di lavoratori nei servizi. Come sia possibile svolgere il servizio in queste situazione sorprende anche noi stessi e renderlo con l’efficienza consentita da questo scenario non fa altro che aumentare lo stupore. Torniamo ai dati il numero di ore impiegate in straordinario è certamente elevato ma in linea con quanto sopra descritto e ci teniamo a specificare che non incide nemmeno per un centesimo sul costo della tariffa perché è già incluso sul costo del personale. Vi è una carenza cronica di personale soprattutto di quello efficiente e 21.000 ore di straordinario equivalgono a 30 unità di personale che effettivamente mancano per la ragioni citate. Per la verità, le unità di lavoro necessarie e mancanti necessarie sono ben più di 30. Siamo sicuri che l’azione dell’Azienda è apprezzata dalla stragrande maggioranza dei lavoratori e delle sigle sindacali il cui rapporto è ottimo e di reciproca collaborazione. Non sarà qualche frustrazione o il mancato raggiungimento di qualche posizione personale ad inficiare il lavoro fin qui svolto dai tantissimi che hanno sacrificato anche la famiglia per i risultati raggiunti e che vedranno la loro materializzazione tra breve. Non si permetterà a nessuno di ‘etero dirigere’ l’azienda come avvenuto in passato. Questo management non consentirà a nessuno di mortificare il lavoro di tanti per qualche meschina posizione e si assumerà in tutte le sedi le proprie responsabilità anche a proprio discapito personale, ma con un unico obiettivo: rendere un servizio migliore. Con i fatti e non con le parole. Il tempo dei Direttori Generali “amici” di qualcuno è finito da un pezzo. Bisogna rassegnarsi”.