Uil-Fpl, “Pronti a collaborare con il sindaco, preoccupati per il degrado sociale e morale della città”

“La scrivente Organizzazione Sindacale è la prima ad essere preoccupata del degrado sociale e morale in cui è piombata questa città e, certamente, la politica ne è stata la principale responsabile. E’ giusto che questo trend negativo venga contrastato ed è soprattutto un dovere del sindaco cercare di porvi rimedio”. E’ quanto scrivono in una nota inviata al sindaco il segretario generale della Uil-Fpl, Pippo Calapai, Fabrizio Nicosia, responsabile provinciale ed Emilio Di Stefano, segretario aziendale.
“La campagna moralizzatrice da lei messa in atto ed ampiamente riportata sui social e sulla stampa potrebbe andare bene come terapia d’urto, ma dubitiamo che l’efficacia e l’efficienza dei servizi da erogare alla cittadinanza possa essere raggiunta indicando facili soluzioni, a volte anche provocatorie. La complessa macchina amministrativa del Comune di Messina da anni è alle prese con un piano di riequilibrio, ancora oggi non approvato dalla Commissione Ministeriale, che ha imposto lacrime e sangue a tutti, cittadini, imprese, creditori, dipendenti, senza peraltro aver chiarito la situazione debitoria dell’Ente”.
La nota poi affronta il tema della mobilità dei lavoratori. “In relazione alle sue dichiarazione in merito alla messa in mobilità di circa 250 dipendenti di cat. A e B, sentiamo il dovere di precisare che l’Ente ha un numero di dipendenti (poco più di 1400 di cui circa 300 a part-time) molto al di sotto di quanto dovrebbe averne (n. 2042) secondo i parametri nazionali previsti per gli Enti in condizioni di dissesto, quale è i il Comune di Messina. Pertanto, la carenza di Personale e di determinate figure professionali in quasi tutti i servizi, ad oggi, si aggira intorno alle 700 unità. I pensionamenti solo negli ultimi anni hanno superato abbondantemente le 500 unità; l’età media del personale in servizio si aggira intorno ai 55 anni e l’ultimo concorso espletato (VV.UU.), risale ad oltre venti anni fa. Questi dati sono provati e certificati e sentir parlare di eccedenze, mobilità, licenziamenti, anziché di nuove assunzioni e/o di riqualificazione del personale in servizio, è preoccupante per il futuro di questa città. Occorre, quindi, effettuare una attenta analisi del fabbisogno del personale, individuare i profili professionali e le giuste quantità numeriche necessarie per lo svolgimento dei compiti istituzionali. La scrivente Organizzazione Sindacale, come ha sempre fatto, è pronta a collaborare con spirito propositivo per migliorare l’efficacia e l’efficienza degli uffici e dei servizi a beneficio di tutti, cittadini e dipendenti. Condividiamo i concetti aziendalistici ormai consolidati in merito alla gestione del personale, ove ritiene che il dipendente adeguatamente motivato (e non terrorizzato), in termini di benessere lavorativo, rende l’azienda più efficiente”.