Uiltrasporti Messina: “Salva Messina, salvacondotto per mantenere la cogestione di Atm nelle solite mani”

Filt Cgil e Uiltrasporti invitano i sindacati autonomi a non sparare nel mucchio ma a fare nomi e sigle sindacali precise perché è vero, alla luce dei fatti di queste settimane, e lo rimarchiano senza timore di smentita, che con il nuovo Cda dell’era De Luca “nelle poltrone che contano in Atm è stato confermato il potentato politico-sindacale” ma sono rimasti quelli che c’erano prima e non di certo Cgil o Uil . Riprendiamo esattamente l’espressione utilizzata dagli autonomi in queste ore per dire che in barba al rinnovamento e al cambiamento sbandierato da questa amministrazione comunale, all’Atm nei posti che contano non è cambiato nulla perché evidentemente la firma del Salva Messina è stato funzionale ad ottenere un salvacondotto sindacale che garantisca la sopravvivenza di un sistema che permetta la co-gestione dell’azienda ai soliti noti .
Un sistema che non riguarda ne’ la Cgil nè la Uil che nettamente , a differenza di altre sigle, hanno le mani libere per opporsi alla macelleria sociale sulla pelle dei lavoratori Atm e invitano tutti i dipendenti, anche iscritti alle altre sigle, a partecipare alla grande assemblea del ‪31 ottobre‬ presso palazzo Zanca .
I segretari della Filt Cgil e della Uiltrasporti, Carmelo Garufi e Michele Barresi, vogliono sottolineare che la gestione del potere e delle tessere, come è facile verificare controllando uno per uno chi deteneva ieri come oggi tutti i posti nevralgici dell’Atm , non apparteneva alla Cgil o alla Uil prima così come non gli appartiene oggi. Il sistema di accentramento gestionale/sindacale che vede nelle mani di pochi eletti doppi e tripli incarichi nei posti cruciali dell’azienda, gestiti per anni in barba persino ai principi di rotazione dettati dall’Anac, l’Autorità Nazionale Anticorruzione, viene di fatto consolidato per garantire la pace sociale, o così si crede, al nuovo corso Campagna – De Luca. Si sono già registrati provvedimenti scomposti, insensati e illegittimi, che abbiamo denunciato, mirati a colpire delegati sindacali di Cgil e Uil, personale operativo, non direttivo, spostato da un incarico all’altro senza effettivo giovamento per l’azienda e senza motivo alcuno, se non con mire punitive. Lo stesso non vale per quei sindacati che invece si prestano in questi giorni a condividere con la nuova amministrazione percorsi politici di liquidazione, tagli ed esuberi nelle partecipate.
Filt Cgil e Uiltrasporti rilanciano quindi l’ultima presa di posizione degli autonomi su Atm e su quel cambiamento tanto sbandierato ma a conti fatti inestistente se si guarda ai ruoli che contano. Però è giusto dire le cose come stanno, individuare e circoscrivere fatti e persone e non fare, come sempre, di tutta l’erba un fascio. Al sindaco De Luca che declama trasparenza e legalità nelle partecipate e che ama i blitz e i dossier consigliamo di valutare meglio le controparti sindacali che si sceglie e ció che accade nelle stanze dei bottoni dell’azienda di via La Farina.