Uscita dalla fondazione Taormina Arte, OraMessina: “Amministrazione spregiudicata e incontrollata”

“Una gravissima mancanza di rispetto di questa amministrazione nei confronti del Consiglio comunale. La vicenda dell’uscita del Comune di Messina dalla Fondazione Taormina Arte rappresenta – in maniera evidente – tutta la prepotenza con cui il sindaco De Luca e la sua giunta amministrano, senza alcuna considerazione del lavoro e delle votazioni del consiglio.” a parlare in una nota congiunta i consiglieri comunali di OraMessina Giandomenico La Fauci e Francesco Pagano che proseguono;

“In due distinte occasioni, infatti, siamo stati chiamati a decidere della posizione della città di Messina all’interno della Fondazione. In entrambi i casi il consiglio non ha lasciato dubbi: contrari all’uscita. Sia la prima proposta dell’amministrazione venne respinta, stesso destino quando la questione tornò in aula su iniziativa di un consigliere. Il voto fu chiaro e definitivo, dato che resta responsabilità del consiglio quella di decidere in casi del genere.

Durante la lunga emergenza da Covid-19 i lavori di aula e del consiglio sono stati interrotti, proprio in quel periodo il commissario straordinario della Fondazione Bernardo Campo inviò due diverse note per conoscere la decisione dell’amministrazione. La prima è arrivata il 13 marzo, la seconda il 27 aprile ma nessuna delle due è stata comunicata ai membri del consiglio. A questo punto pare evidente la strategia dell’amministrazione: far passare sotto silenzio il tutto e mettere in atto il proprio intento.

Diventa chiaro, infatti, che questa amministrazione non avesse nessun desiderio di restare all’interno della Fondazione ma, soprattutto, nessuna intenzione di rispettare il voto del consiglio comunale.

Tale comportamento non può essere accettato, e non sarà possibile nascondere la questione sotto il tappeto. Chi è responsabile dovrà dare risposte, repliche che attendiamo da parte dell’amministrazione ma anche dall’ufficio di presidenza e dalla segreteria generale. Tutti i soggetti interessati, infatti, dovranno dare conto alla città della decisione di ignorare quanto espresso dal consiglio che – lo ricordiamo – rappresenta il volere dei cittadini messinesi.” concludono La Fauci e Pagano.