Abilitazione praticanti avvocati: confermato l’esame “rafforzato”

Maggiore importanza alle Scuole Forensi e occhio all’intelligenza artificiale

Una due giorni utile per fare il punto sul futuro delle Scuole Forensi, sull’accesso alla professione e sugli esami di abilitazione: si è conclusa nei giorni scorsi a Roma Eventi la Conferenza annuale organizzata dal Consiglio Nazionale Forense e dalla Scuola Superiore dell’Avvocatura alla quale ha partecipato anche l’Ordine degli Avvocati di Messina con la presenza del segretario Vincent Molina, nella sottocommissione dedicata alla programmazione, e del delegato alle Scuole Forensi Felice Panebianco in quella dedicata alla modifica dell’esame di abilitazione. Temi delicati e complessi sui quali si sono confrontanti illustri esperti e rappresentanti istituzionali tra cui il sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto e i Presidenti delle Commissioni di esame dei distretti più grandi (Roma, Napoli e Milano).
<<Le novità oggetto di riflessione e approfondimento diventano strategiche già a partire dal marzo 2022 – spiega il Segretario Molina – e cambieranno l’approccio alla formazione dei praticanti in vista di un nuovo esame, in parte “sperimentato” negli anni pandemici: il cosiddetto “orale rafforzato” infatti sarà confermato con la proposta, avanzata anche dal nostro COA, di una durata maggiore (da 30 a 45 minuti) accompagnata da ulteriori accorgimenti necessari per renderlo più agevole nei confronti dei giovani colleghi>>. Per quanto riguarda l’esame di accesso, dopo anni di continue proposte e discussioni, si è giunti finalmente a una concreta ipotesi di modifica. La prova orale “rafforzata” avrà, probabilmente, un’appendice scritta con l’intenzione, manifestata all’unanimità dai partecipanti alla conferenza, di un coinvolgimento maggiore delle Scuole Forensi. <<Saranno individuati linee guida e parametri uguali in tutta Italia – sottolinea il Consigliere Panebianco – con corsi obbligatori e formazione dei praticanti: dunque il ruolo delle Scuole diventerà finalmente centrale e il percorso dei 18 mesi rappresenterà una sorta di pre-valutazione all’abilitazione. Naturalmente l’esame finale non sarà svilito, non diverrà un formalismo ma l’ultimo tassello di un percorso formativo più calzante, più equilibrato tra esigenze del praticante ed esperienza accumulata>>.
Il Consigliere Panebianco ha, inoltre, illustrato il corso di aggiornamento gratuito per i praticanti avviato nel mese di maggio, che si concluderà ad aprile 2022, organizzato dal COA di Messina, volto alla formazione dei nostri giovani colleghi. In particolare, ha riscontrato notevole interesse, da parte degli altri Ordini partecipanti alla Conferenza, le modalità di svolgimento del corso e la previsione di 7 moduli didattici dedicati all’intelligenza artificiale applicata al processo e agli strumenti informatici. <<Abbiamo ritenuto – ha dichiarato il Consigliere Panebianco – di riservare adeguato spazio alla formazione dei futuri avvocati, non solo per quanto attiene alle tematiche giuridiche, ma anche agli aspetti che riguardano già l’oggi e, ancor di più, il domani della nostra professione>>.