Acquisto e Ristrutturazione degli Edifici del nuovo Palazzo di Giustizia di Messina: Il Consigliere Russo Interroga il Comune
Il consigliere comunale Alessandro Russo, del Partito Democratico, ha formalmente interrogato il Sindaco di Messina, Dott. Federico Basile, e l’Assessore al Patrimonio, Dott. Roberto Cicala, in merito all’acquisto e allo stato dei lavori di adeguamento degli edifici ex Banca di Roma ed ex Cassa di Risparmio Vittorio Emanuele. Questi immobili, acquistati con l’obiettivo di ospitare il nuovo Palazzo di Giustizia, sono al centro di una serie di preoccupazioni e richieste di chiarimenti da parte del consigliere Russo.
Il Contesto dell’Acquisto
Il 2 agosto 2023, il Consiglio Comunale di Messina ha approvato una delibera che autorizzava l’acquisto dei due edifici di pregio per un totale di 16,2 milioni di euro, destinati a diventare la nuova sede del Palazzo di Giustizia della città. L’acquisto è stato formalizzato il 7 agosto 2023, con la firma del contratto tra il Comune di Messina e le società venditrici “Unire 100 s.r.l.” e “Unire 54 S.p.A.”. A seguito della sottoscrizione, il competente dirigente del dipartimento servizi tributari del Comune ha emanato una determina, la n. 9222 del 9 novembre 2023, per l’impegno e la liquidazione di 9.460.000 euro come primo acconto.
Le Preoccupazioni del Consigliere Russo
Il consigliere Alessandro Russo ha sollevato una serie di preoccupazioni riguardo alla congruità del prezzo di acquisto e alla trasparenza delle valutazioni effettuate. Secondo il parere di congruità redatto dall’arch. Giovanni Rizzo, incaricato dalla società “Patrimonio Messina S.p.A.”, il valore di mercato degli immobili è stato ritenuto congruo. Tuttavia, Russo ha evidenziato che il parere di congruità è stato basato su una stima tabellare e non su un computo metrico estimativo dettagliato dei lavori di ristrutturazione. Questo metodo di valutazione solleva dubbi sulla trasparenza e l’accuratezza della valutazione stessa.
Differenze nelle Valutazioni
Il prezzo di acquisto dei due edifici, pagato a UNICREDIT S.p.A. dalle società venditrici, è stato rispettivamente di 3,2 milioni di euro per l’edificio ex Cassa di Risparmio Vittorio Emanuele e 600.000 euro per l’edificio ex Banca di Roma. Il parere di congruità dell’arch. Rizzo ha poi valutato i due immobili rispettivamente 6.314.000 euro e 2.679.000 euro. Successivamente, il prezzo totale di acquisto è stato fissato a 16,2 milioni di euro, comprendendo lavori di ristrutturazione e adattamento.
Domande Chiave del Consigliere Russo
Il consigliere Russo ha formulato diverse domande chiave per l’amministrazione comunale:
- Valutazione del Prezzo: Perché il valore di mercato dei due edifici è stato valutato, in fase preliminare all’acquisto, con una quotazione per metro quadrato superiore a quella stimata dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI) dell’Agenzia delle Entrate?
- Metodo di Valutazione: Perché la quotazione di vendita finale è stata accettata sulla base di un parere di congruità fondato su criteri di calcoli tabellari presuntivi, senza un computo metrico estimativo validato dagli uffici tecnici dell’amministrazione o dalla società “Patrimonio Messina”?
- Superfici Commerciali: Se nel computo della superficie complessiva siano state incluse aree non utilizzabili a fini di uffici, come ambienti nel piano sotto strada dell’edificio ex Cassa di Risparmio Vittorio Emanuele.
- Certificazioni di Sicurezza: Se le società venditrici hanno fornito la documentazione relativa alla sicurezza statica e alla vulnerabilità sismica degli edifici, richiesta dal Genio Civile di Messina.
- Progettazione e Ristrutturazione: Se le società venditrici hanno presentato la progettazione necessaria alla Soprintendenza BBCCAA di Messina per avviare i lavori nel rispetto del pregio storico e architettonico degli edifici, e se di tale progettazione sia pervenuta informazione all’amministrazione.
- Rispetto dei Termini Contrattuali: Se i termini contrattuali dei quattordici mesi previsti per la consegna degli edifici riadattati saranno rispettati, considerando che i cantieri non sono ancora stati avviati.