Aggressioni negli Ospedali di Messina e Liste d’Attesa, Cuccì: “ASP Potenzia Sicurezza e Riduce i Tempi con Nuove Misure”
Negli ultimi mesi, si è registrato un preoccupante aumento di episodi di violenza all’interno degli ospedali, in particolare nei pronto soccorso. Una tendenza che coinvolge molte strutture sanitarie e che mette a rischio la sicurezza del personale e dei pazienti. Per affrontare questa emergenza, Giuseppe Cuccì, direttore dell’ASP di Messina, ha delineato una strategia che si concentra su prevenzione, formazione e collaborazione istituzionale.
In un’intervista rilasciata al nostro giornale, Cuccì ha spiegato come il fenomeno delle aggressioni non sia nuovo, ma che stia vivendo una fase di intensificazione. “Le aggressioni sono spesso causate da persone in forte stato di stress o sottoposte a test e trattamenti urgenti. È un problema che si verificava anche in passato, ma oggi la pressione sui pronto soccorso è aumentata e, di conseguenza, anche gli episodi di violenza. La chiave è la prevenzione, attraverso misure organizzative e formative che garantiscano la sicurezza degli operatori sanitari”, ha affermato il direttore.
Una delle priorità dell’ASP di Messina è dunque quella di fornire al personale sanitario gli strumenti necessari per affrontare situazioni critiche. Questo avviene non solo attraverso la formazione specifica su come gestire pazienti in stato di agitazione, ma anche attraverso un miglioramento delle infrastrutture organizzative. “Serve un approccio proattivo, che includa una maggiore presenza di psichiatri e un potenziamento delle risorse nei pronto soccorso. In questo modo possiamo prevenire situazioni di emergenza e gestire meglio i pazienti più critici”, ha sottolineato Cuccì.
Collaborazione Istituzionale e Sicurezza
In questo contesto, fondamentale è anche la collaborazione tra strutture sanitarie e forze dell’ordine. Proprio ieri, un incontro in Prefettura ha riunito al tavolo le principali istituzioni coinvolte per discutere misure concrete volte a fronteggiare il fenomeno delle aggressioni. “È necessario un lavoro sinergico. Oltre a una regolamentazione più efficace dei trattamenti sanitari obbligatori, stiamo studiando nuove modalità operative che permettano di ridurre i rischi di violenza, anche grazie alla presenza di più specialisti e alla formazione continua del personale”, ha dichiarato Cuccì.
Il supporto delle forze dell’ordine sarà determinante per garantire la sicurezza nelle strutture sanitarie, soprattutto nei pronto soccorso, dove il numero di aggressioni è maggiore. I protocolli di intervento stanno già subendo delle modifiche per rendere più rapida ed efficace la risposta in caso di episodi critici.
Liste d’Attesa: Si Migliora, ma C’è Ancora da Fare
Oltre alla questione delle aggressioni, un altro tema caldo riguarda le liste d’attesa per esami e visite specialistiche. Il direttore dell’ASP ha confermato che si stanno facendo importanti progressi in questo campo, anche se il lavoro da fare è ancora tanto. “Abbiamo ridotto di molto i ritardi accumulati, con solo un residuo del 5% di visite ancora in sospeso in settori specifici, come la polisonnografia. Abbiamo anche introdotto nuove apparecchiature diagnostiche per accelerare i tempi di attesa”, ha spiegato Cuccì.
L’obiettivo dell’ASP è creare un sistema sanitario che non si limiti a risolvere le emergenze, ma che garantisca un servizio efficiente e continuo, capace di rispondere ai bisogni dei cittadini in modo rapido e strutturato. “Non vogliamo più parlare di emergenza, ma di una riorganizzazione strutturale che assicuri tempi d’attesa ragionevoli e una migliore esperienza per il paziente”, ha concluso Cuccì.
Con queste iniziative, l’ASP di Messina sta cercando di rispondere alle sfide attuali, mirando a un futuro in cui la sicurezza del personale e dei pazienti sia garantita, e le liste d’attesa siano ridotte a un minimo gestibile.