Alessandro Russo: “Società partecipate, mancano dati fondamentali. Amministrazione intervenga subito”
“Dal quadro riepilogativo trimestrale sui controlli concomitanti operati dal Comune di Messina sulle società partecipate, emergono dati che sollevano interrogativi e destano forte preoccupazione. La mancanza di trasparenza e di documentazione da parte delle società partecipate, prevista per legge e regolamenti comunali, rende complesso valutare l’efficienza gestionale di questi enti, ponendo in evidenza possibili criticità.” – a parlare in una nota il Consigliere comunale Alessandro Russo, che precisa:
Le criticità emerse
Le società partecipate, tra cui AMAM, Messina Social City, ATM in liquidazione, ATO ME3 in liquidazione, Messina Servizi Bene Comune e Patrimonio Messina, non hanno presentato la documentazione necessaria per monitorare aspetti fondamentali come:
- Spese per emolumenti e consulenze esterne.
- Procedure di appalto per lavori, beni e servizi.
- Ricognizioni di spesa per il personale.
Tale documentazione, obbligatoria per legge, è indispensabile per garantire che l’operatività di queste società sia conforme alle normative e per verificare l’efficienza e il contenimento dei costi. Tuttavia, il dirigente comunale responsabile ha espresso preoccupazione, evidenziando che “non sono pervenute risposte dalle società partecipate”, una situazione definita “allarmante”.
I dati trasmessi: il caso Arismè
Tra le poche società che hanno inviato dati, emerge il caso di Arismè, che ha superato il tetto massimo di spesa per le consulenze esterne di circa 15 mila euro. Questa discrepanza sottolinea l’urgenza di una supervisione più stringente per evitare eventuali sprechi.
Le incongruenze nei risultati
Ulteriori perplessità derivano dal controllo degli obiettivi assegnati alle partecipate. Per AMAM, si evidenzia che:
- La distribuzione idrica media giornaliera è stata dichiarata pari a “10 ore e 30 minuti”, un dato che appare non rispondente alla realtà percepita in città.
- Obiettivi cruciali, come la messa a norma dei depuratori e l’aumento delle fonti di approvvigionamento idrico per garantire l’“Acqua H24”, risultano “non valutabili”.
Anche per Messina Social City emergono criticità, con progetti importanti – come l’assistenza ai senzatetto e i percorsi per disabili e persone con Alzheimer – che non sono stati adeguatamente documentati o valutati. Analogamente, i servizi scolastici di refezione sono stati inglobati in obiettivi più generici, rendendo complessa una valutazione precisa.
La necessità di un intervento immediato
Il Consigliere Russo sottolinea come questi controlli periodici siano fondamentali per garantire una gestione trasparente ed efficiente delle società partecipate. Tuttavia, le carenze riscontrate richiedono un immediato intervento da parte dell’amministrazione comunale per:
- Chiarire le ragioni della mancata trasmissione dei dati da parte delle partecipate.
- Correggere eventuali squilibri gestionali.
- Assicurare una supervisione stringente sulle spese e il raggiungimento degli obiettivi fissati.
“La realtà che emerge dalle relazioni di controllo – conclude Russo – evidenzia una gestione che necessita urgentemente di una verifica approfondita. È compito dell’amministrazione garantire che le società partecipate operino in modo efficiente, trasparente e conforme agli interessi della collettività”.