Ammesso a finanziamento il progetto di salvaguardia e manutenzione della riserva di Capo Peloro [FOTO]

Nell’ambito della misura 6.5.1 – Azioni Previste nei Piani di Gestione di Rete Natura 2000 – PO FESR 2014-2020, oggi, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Zanca, alla presenza del Sindaco Cateno De Luca, dell’Assessore ai Finanziamenti Europei Carlotta Previti, del Presidente del CdA di AMAM Salvo Puccio, di Armando Cappadonia e Salvatore Galletta della Citta Metropolitana, e della direttrice della Riserva Maria Molino, è stato illustrato il progetto di salvaguardia della riserva naturale di Capo Peloro per risolvere in via definitiva il problema dello sversamento delle acque e degli allagamenti intorno al Lago Grande. “Il finanziamento del progetto che ammonta a 3 milioni 800 mila euro – hanno sottolineato il Sindaco e l’Assessore – è importante perché punta ad eliminare quel detrattore ambientale rappresentato dal continuo versamento di acque meteoriche inquinate nell’habitat lagunare di Capo Peloro e del lago di Ganzirri in particolar modo, che è un habitat ZPS e quindi non può essere alterato nei suoi parametri chimico-fisici da normativa comunitaria e che invece è soggetto a continue azioni inquinanti ogni qualvolta ci sia un evento piovoso. Oggi noi sostanzialmente abbiamo il decreto che ci ammette al finanziamento ma – ha proseguito il Sindaco – è giusto che la cittadinanza sappia che eravamo erroneamente stati esclusi con un decreto dello scorso 16 ottobre in quanto l’azione non sarebbe stata coerente col piano di gestione. Dopo una serie di interlocuzioni e un’audizione abbiamo dimostrato il contrario e, risolto il problema in via amministrativa, è arrivato il provvedimento di accoglimento della nostra domanda. Riteniamo adesso che i lavori inizieranno entro dicembre 2020”. Il progetto, redatto dal Comune di Messina in co-progettazione con la Città Metropolitana, Ente Gestore della Riserva Naturale Orientata Laguna di Capo Peloro, “Interventi, localizzati nella ZPS ITA 030042, a tutela e salvaguardia dell’habitat prioritario 1150* “Lagune costiere” e della biodiversità della Riserva Naturale orientata “Laguna di Capo Peloro”, mediante la realizzazione di opere atte al convogliamento, trattamento e recapito in pozzi drenanti delle acque meteoriche di dilavamento provenienti dalle aree antropizzate che circondano il lago di Ganzirri, si ritiene indispensabile per la salvaguardia dell’habitat prioritario 1150* “Lagune costiere” che caratterizza l’area protetta, nonché per la tutela dell’intero ecosistema lagunare. La riserva naturale “Laguna di Capo Peloro”, ricadendo in ambito urbano, è soggetta ad un forte carico antropico. Il lago di Ganzirri, individuato quale SIC ITA 030008 – e ZPS ITA 030042 dalla normativa CEE, caratterizzato dall’habitat prioritario 1150* “Lagune costiere”, è soggetto ai continui apporti delle acque meteoriche, provenienti dal consistente insediamento abitativo. Queste acque, che attraversano la rete viaria che si sviluppa attorno al Lago, si caricano di inquinati (idrocarburi, olii, materiale terrigeno ecc) ed inevitabilmente si versano nello specchio acqueo dell’area protetta. Il fenomeno si intensifica in occasione di forti piogge che con le mutate condizioni climatiche si manifestano sempre più con una maggiore frequenza ed intensità, alterando il parametri chimico-fisici dell’ecosistema e determinando di fatto un potenziale pericolo per la perdita della biodiversità. I peculiari ambienti umidi, situati lungo una delle rotte migratorie più importanti d’Europa, sono meta di centinaia di specie diverse di uccelli in migrazione dall’Europa verso l’Africa (migrazione autunnale o di andata) e viceversa ( migrazione primaverile o di ritorno). L’habitat elitario 1150* offre una diversità ambientale nonché trofica (nutrizionale) sia alle specie migratorie che a quelle svernanti e stanziali. Gli interventi progettuali, finalizzati alla tutela dell’Ambiente e al contenimento della perdita di biodiversità terrestre e marina, risultano coerenti con le azioni previste nel Bando PO FESR SICILIA 2014-2020, approvato con D.D.G. n. 1127 del 28/12/2018, che all’ Asse 6 e in particolare con l’Azione 6.5.1 mirano a preservare la biodiversità, e seppur non esplicitamente contemplati tra le azioni del P.d.g., risultano in coerenza con l’azione IA.10_TRN “Interventi per la difesa attiva degli habitat di interesse comunitario” prevista dal Piano di Gestione dell’area protetta. Appare evidente che gli interventi di progetto che prevedono la regimentazione delle acque meteoriche ed il loro convogliamento in un anello collettore siano indispensabili per eliminare il detrattore ambientale ovvero per evitare lo sversamento degli inquinati nell’area lagunare, nel rispetto della normativa vigente (art. 10 L.R. 27/86) che impone il divieto assoluto di scarichi delle acque meteoriche, anche nel caso in cui siano preventivamente trattate ed idonee al recapito nei corpi idrici (D. Lgs. n.152/2006). Sulla base dello studio di fattibilità tecnica ed economica redatta dal comune di Messina, le opere che si intendono realizzate costituiscono la soluzione per eliminare questa problematica ovvero per garantire i livelli di conservazione e di naturalità dell’habitat 1150* e la salvaguardia della biodiversità. L’intervento in progetto persegue tali obiettivi specifici, sia direttamente che indirettamente, e risulta del tutto coerente con gli obiettivi strategici generali di mantenimento e tutela dei livelli di biodiversità.