Arresti domiciliari con braccialetto elettronico per un 43enne accusato di maltrattamenti alla ex moglie
Nella giornata odierna, la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di misura cautelare, emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Barcellona Pozzo di Gotto, nei confronti di un uomo di 43 anni residente a San Filippo del Mela, già noto alle forze dell’ordine. L’uomo è accusato di maltrattamenti in famiglia nei confronti della ex moglie, con episodi che sarebbero iniziati a maggio dello scorso anno e proseguiti fino a oggi, talvolta in presenza del figlio minore della coppia.
L’indagine, condotta dal Commissariato di Polizia di Milazzo sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, guidata dal Procuratore Capo Giuseppe Verzera, ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato.
L’uomo, già condannato per maltrattamenti in famiglia nei confronti della stessa vittima, nonostante fosse soggetto a un divieto di avvicinamento, continuava a molestare la donna. Le sue azioni includevano incursioni nell’abitazione della vittima, episodi di violenza verbale, intimidazioni e atteggiamenti ossessivi di controllo. Tra le minacce, l’uomo intimava alla ex moglie di non frequentare altri uomini, arrivando persino a danneggiare l’auto di un conoscente della donna e a sottrarle oggetti personali come le chiavi dell’auto e il telefono.
L’episodio più grave è avvenuto pochi giorni prima dell’emissione della misura cautelare. L’uomo, pedinando la donna in auto mentre era in compagnia di un amico, ha tentato di speronare il veicolo della vittima e ha bloccato la sua auto, minacciandola con gesti violenti.
Le condotte dell’uomo hanno causato alla vittima uno stato di ansia costante e un grave timore per la propria incolumità.
A seguito delle formalità di rito, l’uomo è stato trasferito agli arresti domiciliari presso l’abitazione di un congiunto a Milazzo, con l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico.
Il procedimento è ancora in fase di indagine preliminare. In conformità al principio di presunzione di innocenza, ulteriori accertamenti saranno svolti per garantire un esito giusto ed equo, anche nell’interesse dell’indagato.