Biancuzzo: “La Pineta di Calamona sfregiata da gente ‘nzivata e lorda”

pineta calamona

Il consigliere Mario Biancuzzo scrive al sindaco per richiedere la pulizia della pineta di Calamona

La pineta di Calamona sfregiata da criminali. A farlo presente è il consigliere della VI Circoscrizione Mario Biancuzzo in una segnalazione inviata al sindaco e al presidente di Messina Servizi. Al posto degli ombreggianti pini ci sono rifiuti, materiali inerti, materiale da costruzione rovinando un posto che in passato era il fiore all’occhiello per residenti, passanti e vacanzieri in cerca di frescura e sano relax. “Adesso- dice Biancuzzo- i pochi alberi risparmiati dagli incendi boschivi stanno morendo. Non vengono potati da anni. Lo spazio è abbandonato a se stesso all’incuria di costruttori abusi e persone senza scrupoli che scaricano la qualunque, inquinando l’ambiente, inquinando la vita. Un tempo la Pineta di Calamona era considerata un “Paradiso Terrestre” adesso regna degrado dove si trova di tutto dal frigorifero ai detriti e mattonelle rotte mescolati con materiale da cantiere, sacchi ricolmi di spazzatura e scarti di potatura di alberi da villa. L’edificio abbandonato 45 anni fa era un bar. Tutti venivano a sedersi sotto i pini ben curati, che emanavano ombra e frescura ed odore piacevole, dove c’erano tavoli e sedie. Da quando il bar ha chiuso tutto è andato in rovina. Alcuni padroncini per non spendere pochi euro per effettuare regolare smaltimento, dimenticando che a pochi passi esiste un isola ecologica,  scaricano gli scarti nella pineta senza rispetto per la natura, aiutati dalla totale mancanza di illuminazione. E la fanno sempre franca”.

Biancuzzo chiede al sindaco di redigere un progetto per effettuare, urgentemente,  impianto di pubblica illuminazione nel tratto che va dalla Pineta di Calamona al Tabacchino di San Saba, sulla strada statale 113/dir. completamente mancante.

Al Presidente Messina Servizi di “voler inviare un mezzo capiente ed idoneo bob cat per caricare con cura tutto il materiale eliminando tutta la spazzatura per evitare che qualche incendio che si può propagare accidentalmente o dolosamente distrugga i pochi pini rimasti nell’oasi naturale, nella Pineta di Calamona”.