28 Aprile 2025 - 21:09

Blitz della Polizia di Stato e dei Carabinieri: Tre Misure Cautelari per Furto, Incendio e Minacce

Nelle prime ore della mattinata, la Polizia di Stato e i Carabinieri di Sant’Agata di Militello, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Patti, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP di Patti, dott. Eugenio Aliquò. Il provvedimento, scaturito da un’attenta attività investigativa mirata al controllo del territorio, riguarda tre giovani residenti nella cittadina tirrenica.

LE MISURE ADOTTATE

A seguito delle indagini condotte dal Commissariato di P.S. e dalla Compagnia Carabinieri di Sant’Agata di Militello, sono state disposte le seguenti misure cautelari:

  • Arresti domiciliari con braccialetto elettronico per un ventenne, ritenuto responsabile di gravi reati contro il patrimonio e l’ordine pubblico;
  • Obbligo di dimora per un uomo di 36 anni e una donna di 21 anni, coinvolti in un episodio di violenza ed estorsione.

I REATI CONTESTATI

FURTO AGGRAVATO DI UN CICLOMOTORE

Il ventenne è accusato di aver rubato, nella notte del 30 novembre 2024, un ciclomotore regolarmente parcheggiato sulla pubblica via. L’azione, compiuta insieme ad altri complici ancora in fase di identificazione, è stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza, permettendo l’identificazione dell’indagato.

RESISTENZA AGGRAVATA A PUBBLICO UFFICIALE

Il 24 dicembre 2024, in seguito all’arresto in flagranza del fratello per detenzione di cocaina e hashish, il giovane si è recato al Commissariato di P.S. di Sant’Agata di Militello insieme ad altri individui. In preda alla rabbia, ha danneggiato il portone d’ingresso dell’ufficio di polizia e minacciato gli agenti con espressioni violente come:

  • “Dovete morire tutti, bastardi!”
  • “Vi ammazzo tutti, vi scanno!”
  • “Aprite o sfondo la porta a calci!”

DANNEGGIAMENTO SEGUITO DA INCENDIO

Nella notte del 22 gennaio 2025, il ventenne è accusato di aver incendiato l’ingresso di un’associazione ricreativa, a causa di un precedente diniego d’accesso al locale. Secondo le ricostruzioni, il giovane avrebbe cosparso l’ingresso con liquido infiammabile e appiccato il fuoco, mettendo a rischio anche i cavi elettrici dell’illuminazione pubblica. Anche in questo caso, le telecamere di sorveglianza hanno ripreso l’azione, confermando la sua identità.

ESTORSIONE AGGRAVATA E CONTINUATA

Due giorni dopo l’incendio, il ventenne, insieme al 36enne e alla 21enne, si è reso protagonista di una spedizione punitiva ai danni di un bar-sala giochi a Rocca di Capri Leone. Il gruppo ha minacciato il titolare del locale con frasi intimidatorie:

  • “Me ne sbatto se mi arrestano, anche se mi faccio 10 anni! Se voglio ammazzarti e farmi altri 50 anni, non me ne fotte niente!”

Dopo aver seminato il panico, gli indagati hanno colpito alcuni clienti con schiaffi, pugni e calci, utilizzando anche sedie e stecche da biliardo. Infine, hanno preteso la somministrazione gratuita di bevande alcoliche.

LE CONSIDERAZIONI DEL GIP

Il giudice ha evidenziato la pericolosità sociale dei tre indagati, sottolineando il rischio concreto di reiterazione dei reati. La loro determinazione e il disprezzo per le regole hanno giustificato l’adozione delle misure cautelari.

INDAGINI ANCORA IN CORSO

Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari. Nel rispetto del principio di presunzione d’innocenza, saranno effettuati ulteriori accertamenti per definire in modo completo la responsabilità degli indagati.