Cacciotto, sul destino del tram si organizzi un referendum cittadino

 

Alessandro Cacciotto consigliere della III Circoscrizione, schierandosi dalla parte del sindaco Cateno De Luca, del quale condivide le perplessità, suggerisce in merito alla diatriba sul futuro del tram, specificando che la stessa può essere l’occasione per testare il Comitato per i referendum cittadini, “presentato alcuni giorni addietro nella sala ovale di Palazzo Zanca e che ha visto come sottoscrittori lo stesso Sindaco, componenti della Giunta, consiglieri Comunali e di Circoscrizione”  e con la nota diffusa spiega:

“Lo scrivente condivide molte posizioni espresse dal primo cittadino sulla attuale situazione tranviaria a Messina per alcuni ordini di ragione:

1. L’economia di molti commercianti, soprattutto di Provinciale è ormai al collasso e molti operatori hanno dovuto abbassare la saracinesca; non tenere conto che i commercianti di una zona come Provinciale, ma non solo, sono letteralmente “prigionieri” all’interno delle proprie botteghe significa non avere rispetto per chi la mattina si alza per guadagnarsi il “pane”.
2. La città è letteralmente imbruttita per la linea del tram; squarciata in alcuni punti e mortificato l’affaccio al mare, uccidendo la c.d. e tanto decantata vocazione turistica della città dello stretto.
3. L’attuale linea del tram è troppo breve. La maggior parte della città è priva di tram, con la conseguenza che non ne beneficiano tutti ma soprattutto allo stato attuale il c.d. gioco non vale la candela”.

Lo scrivente consigliere però – prosegue Cacciotto – vorrebbe che una scelta così importante venga presa dalla città; quale migliore occasione allora per tenere a battesimo il c.d. Comitato per i referendum cittadini, presentato alcuni giorni addietro nella sala ovale di Palazzo Zanca e che ha visto come sottoscrittori lo stesso Sindaco, componenti della Giunta, consiglieri Comunali e di Circoscrizione?

Sarebbe il modo migliore – conclude il consigliere – per decidere su un tema che sta monopolizzando le discussioni quotidiane e che  vede il sottoscritto convergere su molte delle considerazioni fatte dal primo cittadino anche alla luce delle perplessità descritte sopra”.