4 Ottobre 2024 - 01:59

Caos nelle partecipate: quattro direttori generali dimissionari in pochi mesi, Gioveni (FdI) chiede chiarezza

“Non posso accettare che ci si voglia far passare per normale il fatto che, in due aziende pubbliche di rilievo come Amam e Messina Social City, quattro direttori generali si dimettano in breve tempo, rimanendo in carica ciascuno per pochi mesi. È necessario fare chiarezza!”

Così si esprime il capogruppo di Fratelli d’Italia, Libero Gioveni, in merito alle recenti dimissioni di un altro direttore generale di una società partecipata del Comune di Messina, chiedendo un approfondimento politico sulla vicenda.

“A prescindere dalle improvvise dimissioni del dott. Donato, che avevo in qualche modo previsto durante l’ultima seduta del Consiglio Comunale sulla crisi idrica – a cui esprimo comunque solidarietà, poiché è stato usato come capro espiatorio mentre avrebbe dovuto dimettersi la sua presidente – non possiamo ignorare questa sorta di ‘bollettino di guerra’ che coinvolge i direttori generali dimissionari!” sottolinea Gioveni.

Alla Messina Social City – ricorda il consigliere – prima Vincenzo Romano, poi Natale Trischitta, e infine Carmelo Sferro a febbraio 2023 hanno lasciato il loro incarico. Con l’aggravante che, dopo un anno e mezzo di inattività di una Commissione esaminatrice nominata il 5 aprile 2023 per individuare un nuovo direttore generale, il CdA dell’azienda ha annullato tutto lo scorso agosto, compresa la Commissione, per avviare una nuova selezione!

“Tutto ciò è normale, considerata l’importanza dei servizi da garantire? Io dico di no!” continua Gioveni, evidenziando come ci sia una evidente mancanza di sintonia tra la politica (ossia i vari CdA), la direzione generale e, forse, anche l’autorità che sovrintende alla gestione della città.

“In questa confusione ci sono i cittadini e i servizi essenziali che devono essere garantiti. Le forze politiche di opposizione hanno il dovere di analizzare quanto accaduto e valutare le possibili iniziative politiche da intraprendere”, conclude Gioveni.