10 Dicembre 2024 - 00:00

Cateno De Luca ribadisce la sua stategia politica, La Vardera “non sputi nel piatto in cui ha mangiato”

Cateno De Luca è tornato oggi con la sua caratteristica narrazione attraverso una diretta Facebook, dopo mesi di silenzio, per chiarire il significato delle iniziative che si sono tenute ieri a Palazzo Zanca, tra cui l’assemblea provinciale del suo movimento Sud chiama Nord e la conferenza stampa dedicata alla sua strategia politica. Durante il suo intervento, il leader siciliano ha delineato una serie di obiettivi e ha ribadito la disponibilità a fare un passo indietro, purché vengano create le condizioni per un cambiamento sostanziale nella politica regionale.

De Luca ha esordito ribadendo un concetto chiave: “Sono disponibile a rinunciare alla mia candidatura alla presidenza della Regione, a patto che si crei un’alleanza dove possiamo incidere davvero e cambiare le cose, come già facciamo a livello amministrativo.” Il leader di Sud chiama Nord ha messo in chiaro che la sua disponibilità a non candidarsi non è assoluta, ma condizionata alla creazione di una coalizione che metta al centro il rinnovamento politico e la capacità di incidere nelle decisioni istituzionali. “Sono pronto a essere il numero due, sia nel centrosinistra che nel centrodestra, ma senza i Mammut della politica,” ha dichiarato, riferendosi alle vecchie figure politiche che, secondo lui, hanno danneggiato la Sicilia e continuano a controllare i meccanismi del potere. De Luca ha rincarato la dose con una provocazione: “Parlo di politici col catetere. È tempo che quarantenni e cinquantenni si prendano la scena.”

Il rifiuto del vecchio centrodestra e la condizione per un’alleanza

Nel corso della sua diretta, De Luca ha voluto chiarire anche la sua posizione nei confronti del centrodestra, specificando che non accetterà mai di sostenere figure come l’attuale presidente della Regione Renato Schifani o l’ex presidente Nello Musumeci. “Non farò il sindaco della Sicilia se il centrodestra non abbandona Schifani e Musumeci,” ha detto senza mezzi termini, aggiungendo che non basta cambiare simboli o strategie se non si abbandonano definitivamente le figure che rappresentano, a suo dire, la vecchia politica.

L’apertura al centrosinistra e la proposta di primarie allargate

Sul fronte delle alleanze, De Luca ha illustrato il lavoro che il suo movimento sta portando avanti con le altre forze di opposizione e ha avanzato una proposta concreta al centrosinistra. La sua idea è quella di organizzare delle primarie allargate per selezionare il candidato presidente della Regione, seguite da una pianificazione accurata della composizione della Giunta, da definire con largo anticipo. “Non dobbiamo fare come il Pd e il Movimento Cinque Stelle, che dopo le primarie si sono divisi per egoismi e interessi personali,” ha sottolineato De Luca, facendo riferimento alle dinamiche che, a suo parere, hanno portato il centrosinistra a fallire nella costruzione di un fronte comune nelle recenti competizioni elettorali.

De Luca ha poi lanciato un messaggio chiaro: “Mai più andremo soli alle elezioni. Io non posso continuare a mettere sempre i soldi di tasca mia e a sacrificare la mia salute. Ho speso due milioni di euro per le campagne elettorali. Se vogliamo incidere nelle istituzioni, dobbiamo unirci, creare una vera alleanza.”

La linea post-ideologica e il messaggio a Ismaele La Vardera

Uno degli aspetti più interessanti della strategia politica di De Luca è il suo approccio post-ideologico. Il leader di Sud chiama Nord ha ribadito che il suo movimento non si identifica rigidamente né con il centrosinistra né con il centrodestra. “Noi siamo post-ideologici, possiamo allearci con entrambe le parti, perché nel nostro movimento ci sono persone che vengono da destra e altre che vengono da sinistra,” ha spiegato. Questa posizione offre a Sud chiama Nord la possibilità di essere un ago della bilancia nel panorama politico siciliano, ponendosi come un interlocutore flessibile ma determinato a incidere sulle scelte politiche regionali.

De Luca ha poi rivolto un messaggio diretto a Ismaele La Vardera, deputato regionale di Sud chiama Nord, che ieri, in un post sui social, aveva espresso dubbi sulla strategia politica del movimento annunciata da De Luca, invitandolo a non “sputare nel piatto in cui ha mangiato” e a rispettare i processi decisionali interni del partito, ricordando che sarà l’assemblea degli iscritti a decidere il futuro del movimento entro la fine di dicembre 2025. “Invito Ismaele a non vergognarsi di mostrare il simbolo di Sud chiama Nord quando va in televisione o quando fa una diretta social. Non c’è spazio per chi antepone i propri interessi a quelli del progetto,” ha aggiunto De Luca, invitandolo a collaborare attivamente all’interno del partito.

Nessun compromesso con l’attuale centrodestra siciliano

Infine, De Luca ha concluso il suo intervento con un avvertimento chiaro: Sud chiama Nord non farà sconti all’attuale centrodestra siciliano. Pur ribadendo che il suo movimento è aperto a collaborazioni sia con la destra che con la sinistra, ha sottolineato che l’attuale centrodestra, così com’è, rappresenta una continuità con il passato che non può essere accettata. “Non faremo alcuno sconto a questo centrodestra siciliano,” ha concluso, lasciando intendere che le prossime mosse politiche di Sud chiama Nord saranno attentamente calibrate per costruire alleanze strategiche, ma senza compromessi con la vecchia politica.