Cateno De Luca: Tensioni con La Vardera e il rilancio di ‘Sud Chiama Nord’ per il futuro della Sicilia
In una diretta Facebook a cuore aperto, Cateno De Luca, leader del movimento Sud Chiama Nord, ha affrontato nella serata di ieri i temi centrali della politica siciliana e nazionale, parlando anche delle recenti tensioni interne al suo movimento. Con la sua consueta franchezza e passione, De Luca ha espresso la sua visione sul futuro del progetto politico che sta cercando di portare avanti, tra difficoltà e sfide.
Il progetto Sud Chiama Nord: una sfida alla politica tradizionale
De Luca, noto per il suo stile diretto e provocatorio, ha descritto Sud Chiama Nord come un movimento di “uomini e donne libere”, nato per superare le classiche divisioni ideologiche di destra e sinistra. “Non siamo un partito tradizionale – spiega De Luca – ma un progetto inclusivo che raccoglie sensibilità diverse. La nostra forza risiede nella capacità di riunire chi vuole fare politica in modo autentico, senza sottostare a vecchi schemi.”
La crisi interna e il caso Ismaele La Vardera
Un momento cruciale della diretta è stato dedicato alla recente rottura con Ismaele La Vardera, esponente di spicco del movimento, che ha lasciato Sud Chiama Nord dopo le recenti tensioni. De Luca non nasconde la sua delusione: “La Vardera ha fatto una scelta politica vile, ha voltato le spalle a chi lo ha sostenuto fin dall’inizio, non ha saputo reggere la sfida della politica vera.”
Secondo De Luca, La Vardera avrebbe pianificato già dalle elezioni europee di rompere con il movimento, dopo aver riportato un risultato deludente rispetto alle elezioni regionali. “Alle elezioni regionali del 2022, Lavardera ha preso 6.734 voti. Alle europee, nella sua città, ne ha presi 5.874, mille in meno. Non ha saputo mantenere il sostegno del suo stesso territorio. Questo è stato un chiaro segnale di rottura.”
Le accuse di De Luca: “Un progetto abbandonato”
Il leader di Sud Chiama Nord ha sottolineato come La Vardera avesse già da tempo smesso di rappresentare appieno il movimento, omettendo persino di utilizzare il simbolo durante le sue apparizioni pubbliche. “L’ho detto più volte: non puoi parlare come rappresentante di Sud Chiama Nord e poi non far vedere nemmeno il nostro simbolo. Era chiaro che La Vardera stava preparando la sua uscita. Se non hai il coraggio di portare avanti la nostra visione, è meglio che ti faccia da parte.”
De Luca non ha risparmiato critiche sulla gestione dei fondi e delle risorse messe a disposizione nei confronti di La Vardera nelle ultime campagne elettorali: “Abbiamo finanziato le sue campagne, gli abbiamo dato tutto il supporto possibile, e questo è il ringraziamento. Con i soldi degli altri è facile fare campagne elettorali, ma serve anche capacità di aggregare e di creare qualcosa di solido, cosa che La Vardera non è stato in grado di fare.”
Il futuro di Sud Chiama Nord: una leadership condivisa
Nonostante le difficoltà, De Luca guarda al futuro con determinazione. Il leader del movimento ha dichiarato che il suo obiettivo resta quello di costruire una classe dirigente nuova e preparata, capace di rispondere alle sfide della Sicilia e del Sud Italia. “Io non voglio essere il padre padrone di questo movimento – ha detto –. Vogliamo creare una classe politica che possa camminare sulle proprie gambe, fatta di persone che abbiano il coraggio di mettersi in gioco, senza aspettarsi tutto dagli altri.”
De Luca ha anche aperto alla possibilità di alleanze future, ma ha ribadito che Sud Chiama Nord rimarrà autonomo fino a quando non ci sarà un progetto politico che possa realmente rispondere alle esigenze del Sud Italia. “Abbiamo detto chiaramente ai nostri alleati potenziali, sia di centrosinistra che di centrodestra: non siamo disposti a sacrificare la nostra identità. Vogliamo essere una forza politica che guarda oltre le vecchie dinamiche, costruendo una Sicilia più giusta e libera.”
“Avanti senza paura”
In chiusura, De Luca ha lanciato un appello ai suoi sostenitori: “Non fermiamoci. Sud Chiama Nord non è solo un progetto politico, è una visione di cambiamento. Continueremo a lavorare per portare avanti le istanze del Sud e di tutti coloro che credono in una politica fatta di persone e non di interessi personali.”
Nonostante le difficoltà interne e le critiche, Cateno De Luca resta convinto che il futuro del movimento sia luminoso. “Io ho fatto degli errori, lo ammetto, ma sono errori fatti in buona fede. Quello che non tollero è chi agisce in malafede. Sud Chiama Nord continuerà a essere una casa per tutti coloro che vogliono cambiare veramente le cose.”
Un messaggio forte e chiaro, quello di De Luca, che lascia intendere che il suo impegno politico è tutt’altro che concluso. La Sicilia e il Sud Italia hanno ancora bisogno di una voce indipendente, e Cateno De Luca è pronto a continuare la sua battaglia.