14 Giugno 2025 - 19:40

Cessione dell’ACR Messina: indagini a tappeto, maxi delega a Digos e Guardia di Finanza

Nuovo sviluppo cruciale nell’inchiesta sulla discussa cessione dell’ACR Messina al gruppo lussemburghese AAD Invest, rappresentato da Cisse Doudou e Alexandre Chateaux. La Procura ha infatti affidato una maxi delega a Digos e Guardia di Finanza per il sequestro di documenti presso diversi uffici pubblici e privati, nell’ambito dell’indagine condotta dal procuratore aggiunto Vito Di Giorgio e dal sostituto Fabrizio Monaco.

Gli investigatori sono attualmente al lavoro, non solo a Messina ma anche in altre città, per acquisire una vasta mole di documentazione legata all’operazione finanziaria, rivelatasi clamorosamente fallimentare. Le attività si svolgono nella fase preliminare dell’inchiesta, ma è ritenuto ormai imminente l’inserimento nel registro degli indagati di una o più persone.

La Procura ha aperto formalmente un fascicolo già da tempo, dopo i fatti emersi negli ultimi mesi e le numerose notizie diffuse dai media. Al centro dell’indagine la gestione complessiva dell’ACR Messina, con particolare attenzione alla recente cessione dell’80% delle quote societarie dall’ex presidente Pietro Sciotto – che detiene ancora il 20% – al gruppo AAD Invest.

Secondo quanto accertato, il trasferimento della maggioranza alla fiduciaria lussemburghese non si è mai concretizzato. Tra i fatti contestati: il mancato pagamento dei contributi relativi al trimestre novembre-gennaio, il mancato versamento degli stipendi di febbraio (scaduti il 16 aprile), e soprattutto il mancato pagamento a Sciotto delle due tranche previste – per un totale di 2,5 milioni di euro – relative alla cessione.

Il fascicolo, al momento, è classificato come “modello 44 bis”, ovvero contro ignoti. Le ipotesi di reato sono truffa e minacce. Nel corso delle indagini, è stato acquisito anche un esposto presentato dallo stesso Sciotto.

Nelle scorse settimane, la Procura ha già convocato alcune persone informate sui fatti, tra cui l’attuale presidente del club, Stefano Alaimo, l’ex allenatore Simone Banchieri e il segretario Alessandro Failla. Il 28 aprile è stato ascoltato anche l’ex presidente Sciotto, in un colloquio durato circa tre ore.

Nel suo esposto, Sciotto ha chiesto espressamente ai magistrati di valutare se quanto accaduto possa configurare ipotesi di reato a carico dei rappresentanti della AAD Invest Group S.a.r.l. o di qualsiasi altro soggetto coinvolto nell’operazione di cessione dell’80% delle quote dell’ACR Messina, formalizzata con atto notarile il 2 gennaio 2025.