Cgil: lascia anche Todaro, in dissenso con vertici per diversità vedute su Università e Policlinico

“Lascio la Cgil dopo oltre 15 anni di permanenza nel gruppo dirigente della Flc che in minima parte ho contribuito alla nascita con la fusione dei comparti Scuola e Università. I dissidi ed i contrasti che mi hanno spinto a questa sofferta ed estrema decisione sono tutti interni al gruppo Università e Policlinico per la diversità di vedute su alcune tematiche molto importanti, a mio avviso, che riguardano il rispetto e la dignità di ogni lavoratore inerenti la gestione dei fondi per la Progressione Economica e il fondo per la produttività accentuatosi dopo la mia elezione alle ultime elezioni RSU. Forti sono stati e lo saranno i disappunti sui rapporti proprio tra RSU e Organizzazioni Sindacali, per cui la RSU viene relegata ad un ruolo subalterno e svuotata di fatto dei suoi poteri contrattuali”. A dirlo Paolo Todaro,  A coloro i quali criticheranno la mia scelta, rispondo che non sono andato via dalla Cgil quasi 4 anni fa nonostante il mio demansionamento illegittimo operato dai vertici dell’AOU e per il quale ho attivato procedimenti giudiziari in sede civile e penale per far valere i miei diritti. Naturalmente, continuerò a battermi all’interno della RSU per i lavoratori e sarò a fianco di coloro che quotidianamente subiscono ingiustizie e soprusi e per la legalità e la trasparenza. A tal proposito allego un documento sulla gestione dei fondi per il salario accessorio dei dipendenti. In seguito la lettera inviata al commissario del Policlinico;

Oggetto: Progetti Obiettivi 2018-2019

Ill.mo Sig. Commissario,
nei giorni scorsi, sono stati corrisposti i pagamenti relativi a progetti obiettivi, autorizzati nel corso del secondo semestre 2018, e addirittura sembra che alcuni colleghi abbiano ricevuto importi di notevole entità, tale da non potersi giustificare dal punto di vista normativo. Poiché tali progetti sono sempre stati utilizzati in maniera indiscriminata e tendenzialmente a favorire solo alcune unità di personale, che talvolta ha partecipato a più progetti, e poiché tali somme vengono decurtate dal fondo della produttività di tutto il personale, si chiede alla S.V. di fornire nel dettaglio tutti i progetti relativi al 2018 comprendente l’attività svolta, la relazione del raggiungimento dell’obiettivo, l’elenco del personale utilizzato con relativi importi retribuiti e la loro pubblicazione sul sito web al fine di garantire la massima trasparenza.
Sono state emanate poi, alcune delibere lo scorso 31 gennaio c.a., con le quali sono stati approvati ulteriori progetti obiettivi, gravanti sui fondi di risultato e nello specifico sulla quota del 20 % assegnato alla Direzione Strategica Aziendale per l’anno 2019.
A tal proposito si precisa che:
– i fondi 2019 non sono stati ancora contrattati con le OO.SS. e la RSU;
– già per il 2018 con l’entrata in vigore del CCNL comparto sanità (22 maggio 2018) i fondi andavano ricostituiti e contrattati proprio per la loro ristrutturazione in fondo condizioni di lavoro e incarichi (art. 80) e fondo premialità e fasce (art. 81);
– la quota pari al 20 % del fondo produttività riservata strategicamente dalla direzione aziendale con delibera n. 39/2011 è ampiamente superata sia per effetto dell’entrata in vigore del nuovo CCNL, sia per le numerose richieste delle OO.SS. che ne chiedevano la riduzione.
Pertanto, si chiede la sospensione delle delibere 2019 relative a progetti obiettivi, in attesa della contrattazione sui fondi e si diffida la S.V. dall’utilizzo improprio di tali fondi per finalità che non riguardano PEO e Produttività 2019, con abolizione totale di tutti i progetti obiettivi, poiché oggetto di contrattazione integrativa e raffigurante ipotesi di comportamento antisindacale.