CMdB, al Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca “Partecipate! – Non rimaniamo a guardare “

Si terra Venerdì 21 Settembre 2018 presso il Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca l’incontro organizzato dal movimento Cambiamo Messina dal Basso dal titolo

“Partecipate!” Non rimaniamo a guardare lo smantellamento e le intenzioni di privatizzazione di ATM, AMAM, MessinaServizi Bene Comune: difendiamo la gestione pubblica e partecipata dei servizi pubblici essenziali .

Il gruppo organizzatore in una nota stampa sull’evento chiarisce:

“Nel referendum del 2011 circa 27 milioni di italiani votarono contro l’obbligo della privatizzazione della gestione dell’acqua e dei servizi pubblici essenziali (trasporti, rifiuti).
Anche in Sicilia ed a Messina moltissimi cittadini votarono contro la privatizzazione e l’attuale situazione delle nostre società partecipate è figlia di quel referendum: AMAM, ATM e Messinaservizi bene comune sono al 100% controllate dal Comune di Messina.
Negli ultimi 5 anni le tre principali società partecipate non solo sono rimaste in mano pubblica ma sono state oggetto di profondi cambiamenti per renderle più adeguate ai bisogni dei cittadini e per dare stabilità ai lavoratori:
• modifiche degli statuti per trasformarle in società in house con maggiori controlli da parte del Comune
• stipulati contratti di servizio mai avuti prima,
• nominati nuovi direttori generali con avviso pubblico,
• avvio delle procedure per nuovi piani industriali e riorganizzazione dell’organigramma

Nonostante i concreti risultati ottenuti (aumento autobus in circolazione, forte incremento della raccolta differenziata e avvio del porta a porta, rilancio del servizio idrico), assistiamo ad un progressivo smantellamento delle principali società partecipate da parte della nuova amministrazione, con dichiarazioni ed atti che indicano nella privatizzazione la migliore soluzione per rilanciare i servizi pubblici.
Che senso ha smantellare proprio ora le partecipate comunali e minacciarne la privatizzazione quando si è finalmente imboccata la strada giusta per garantire servizi ed occupazione stabile? Perchè offrire su di un piatto d’argento ai privati società che sono sulla strada del rilancio? Quali vantaggi dovrebbero portare i privati nella gestione delle società partecipate?
In tutta Italia nelle grandi città i servizi pubblici essenziali sono gestiti da società pubbliche perchè non è vero che le gestioni private dei servizi sono più efficienti.
I privati non sono enti di beneficenza e gestiranno i servizi per avere un profitto che sarà pagato dai cittadini con probabili aumenti del prezzo di servizio e probabili tagli del personale.”