Commercio in Crisi: 132 Attività Chiuse a Messina nel Terzo Trimestre 2024

La crisi del commercio a Messina e in provincia continua a destare preoccupazione. I dati del terzo trimestre 2024, elaborati dalla Camera di Commercio, fotografano una situazione critica: nel capoluogo si sono registrate 132 chiusure di attività, mentre il bilancio complessivo in provincia segna un saldo negativo di 355. Nonostante un lieve incremento degli occupati nel settore, con 11.653 lavoratori a Messina e 31.943 in provincia, lo squilibrio tra nuove aperture e chiusure rimane evidente e allarmante.
Dati significativi
A Messina, le nuove iscrizioni sono state 82, a fronte di 214 cessazioni. In provincia, la situazione è simile, con 219 aperture contro 576 chiusure. Questi numeri testimoniano un declino che non accenna a rallentare e richiede interventi urgenti per arginare le perdite economiche e occupazionali.
Cause della crisi
Diversi fattori contribuiscono al declino del commercio locale:
- Crescente concorrenza delle vendite online: piattaforme e-commerce attraggono sempre più consumatori, anche per prodotti di marchi noti.
- Espansione dei centri commerciali: l’apertura di nuovi ipermercati sottrae clienti ai piccoli negozi.
- Influenza di mercati a basso costo: la diffusione di negozi con prodotti a prezzi competitivi, spesso di provenienza asiatica, riduce ulteriormente le opportunità per i commercianti tradizionali.
Le attività nei centri storici, in particolare quelle di abbigliamento, regali ed elettrodomestici, risultano tra le più colpite.
Focus su Benetton e Conbipel
Un impatto significativo deriva dalla chiusura di negozi simbolo come Benetton e Conbipel. Questi eventi hanno determinato la perdita di una ventina di posti di lavoro, colpendo soprattutto dipendenti con una lunga carriera aziendale alle spalle.
La chiusura di Benetton è stata la conseguenza di complesse dispute economiche tra il gruppo e le società di affitto gestite dal gruppo Venturato, portando i lavoratori a ferie forzate e incertezza sul futuro.
La situazione di Conbipel è ancora più critica: dopo l’acquisizione da parte della società londinese BTX, il marchio si trova in difficoltà, mettendo a rischio migliaia di posti in tutta Italia. Il Ministero dello Sviluppo Economico è attualmente impegnato nella ricerca di un nuovo acquirente, con incontri programmati per discutere del futuro del marchio e dei suoi lavoratori.
L’appello di Confcommercio
Carmelo Picciotto, presidente di Confcommercio, lancia un appello: “La situazione delle imprese del settore è gravissima. In provincia rischiano di chiudere almeno settecento negozi. Ogni saracinesca abbassata significa posti di lavoro persi. È necessario un confronto tra istituzioni, imprese e lavoratori per salvaguardare un settore fondamentale per l’economia locale.”