Concorsi al Comune di Messina, Gioveni: richiesta urgente di chiarimenti ufficiali sulle prove di esame

Il conigliere Libero Gioveni in una nota urgente inviata al sindaco Basile e al direttore generale Puccio affinché forniscano chiarimenti ufficiali in merito alle prove di esame sulla materia del Codice degli appalti, che in corso d’opera, rispetto alla data pubblicazione dei bandi di concorso, ha subìto una riforma ai sensi del D.Lgs. 36/2023, ecco la nota:

Il sottoscritto Libero Gioveni, nella qualità di consigliere comunale e capogruppo di FdI, in riferimento al tema in oggetto, intende significarVi specificatamente quanto segue:

In questi giorni codesta Amministrazione ha provveduto a pubblicare gli avvisi relativi alle date e alle modalità operative per l’espletamento delle prove preselettive del concorso per complessivi n. 341 posti in varie qualifiche, a seguire delle quali si procederà con prove scritte ed orali.

Ebbene, a tal riguardo, lo scrivente, pone alla vostra attenzione un aspetto relativo ad una materia che sarà oggetto di prove di esame per la quale però occorrono, anche per evitare possibili ricorsi futuri, urgenti chiarimenti da fornire in maniera ufficiale ai candidati anche a mezzo avviso pubblico: il nuovo Codice degli appalti!

Con la presente, infatti, il sottoscritto, alla luce del D.Lgs. n. 36/2023 che ha introdotto una vera e propria riforma del Codice degli appalti, VI CHIEDE di comunicare già da adesso, visto che i bandi erano stati pubblicati il 31 dicembre 2022 quando ancora vigeva il vecchio Codice, se le eventuali domande sul tema saranno poste sul precedente o sul nuovo Codice degli appalti, soprattutto perché se da un lato è vero che quest’ultimo è entrato ufficialmente in vigore dal 1 aprile 2023, è altrettanto vero che tutte le disposizioni acquisteranno efficacia con decorrenza 1 luglio 2023.

Peraltro il nuovo Codice degli appalti introduce non poche variazioni richieste al nostro Governo dalla Commissione europea per l’attuazione del PNRR; si va dalla nuova definizione della figura del RUP che viene parzialmente deresponsabilizzato, al rafforzamento delle piattaforme digitali, alla riformulazione delle procedure sottosoglia per gli affidamenti diretti, all’introduzione del cosiddetto “subappalto a cascata”, alla possibilità di appalto integrato senza più i divieti di oggi, all’inserimento obbligatorio delle clausole di revisione dei prezzi ecc.

Insomma, si potrà ben comprendere che il “non chiarimento” da parte di codesta Amministrazione se sulle materie di esame ci si riferirà all’ancora efficace vecchio Codice o alle disposizioni del nuovo Codice, non solo sta già generando confusione fra gli aspiranti candidati su cosa effettivamente dovranno prepararsi, ma potrà costituire elemento determinante per possibili nuovi ricorsi.

Nelle more, pertanto, di un riscontro al quesito sopra riportato, sia formale (con risposta allo scrivente) che sostanziale (con il chiarimento ufficiale da fornire ai candidati), l’occasione è gradita per porgere cordiali saluti.