Conferito ieri a Bartolo Profilio il “primo dan” assieme alla qualifica tecnica di “Allenatore di Karate”

Ieri, 25 Maggio, si è concluso il mio primo percorso tecnico-formativo nell’ambito del Karate ed ho acquisito l’agognato “primo dan” assieme alla qualifica tecnica di “Allenatore di Karate”. L’ultimo passo da “allievo”, il primo da maestro (e quindi di nuovo “Allievo”!). A parlare il maestro Bartolo Profilio che è stato insignito ieri del “primo dan” assieme alla qualifica tecnica di “Allenatore di Karate”, il maestro continua;
Era un mio sogno nel cassetto, di quelli che conservi da bambino e che sembrano inarrivabili.
La più grande lezione che il Karate-Do mi ha impartito è che con impegno, costanza, sacrificio ed umiltà, si può arrivare praticamente ovunque!
Bisogna però essere “accompagnati” dalle persone giuste.
Nella mia vita ho incontrato il Maestro Massimiliano Paladino che, dopo brevi esperienze in altre discipline marziali, mi ha introdotto al Karate, nella mia isola natale, Lipari!
Il Maestro Paladino, oltre alle nozioni tecniche, mi ha trasmesso la sua grande passione ed ha creato, da zero, una bella scuola, ad oggi in costante crescita!
Arrivati ad un certo punto della “scalata”, come ogni genitore farebbe con il proprio figlio, mi ha lasciato libero di “volare” verso altri nidi.
Passaggio fondamentale, visto che il carattere d’insularità della nostra terra non permette grandi interscambi in questo ambito.
Ho incontrato così sul mio cammino nuovi insegnanti e tra loro il Maestro Salvo Filippello che mi ha accolto nella sua bella famiglia marziale.
Campionati, seminari, percorsi di formazione… Nulla d’imposto, soltanto tanta sete di curiosità e “mente libera” ad accogliere tutti gli spunti, a 360 gradi!
Ho cercato di ampliare quanto più possibile il mio bagaglio tecnico, per tornare poi “a casa” e far crescere il nostro Dojo, a diffondere la “via del karate”.
Non ho mai spiccato per le mie doti atletiche, non sono nato con alcuna dote innata da questo punto di vista.
Ogni centimetro in più che la mia gamba riesce a colpire sopra la cintura dell’avversario è merito di duro allenamento e sforzo sovrumano!
Ho dunque conquistato i miei “podi” in gara esclusivamente con il lavoro al Dojo, sul mio fisico e sulla mia mente, plasmato dai miei allenatori!
Sono l’esempio vivente che CHIUNQUE PUÒ FARCELA, SE CI CREDE SUL SERIO!
Qualcuno mi chiede: “cosa è per te il Karate?”…
Per me, il Karate è disciplina, umiltà, sportività, rispetto, sangue, sudore e fatica, gioie e dolori, famiglia, squadra (guai a definirla una disciplina individuale!), morbidezza e durezza, lentezza e velocità, forza e delicatezza.
Nella mia vita, mi ha reso una persona migliore, un figlio migliore, un compagno migliore, un professionista migliore.
Si, perché anche la mia attività lavorativa ha avuto un netto miglioramento a seguito della mia pratica marziale.
Consiglio a tutti di provarlo, evitando di lasciarsi travolgere dagli stereotipi “commerciali”: il karate non è violenza, non è bullismo, non è denaro e non è certamente soltanto “sport”.
Diffidate da chi insegna questo.
Oggi mi ritrovo a dire grazie.
Grazie al Maestro Paladino, Anna ed Ivan, al presidente della nostra ASD Marco Basile, Carla, Nico ed Ilaria!
Grazie ai Maestri Salvo e Franco Filippello, Davide Riso e a tutti gli “aspiranti allenatori” che hanno condiviso questo percorso con me!
Grazie ai miei primi allievi, Francesco, John Paul, Matteo, Oscar, Giuliano, Gianpiero, Manuela e Silvia (nella doppia veste di allieva e compagna di vita ❤, doppia menzione visto che gli è toccato accompagnarmi in giro per la Sicilia e l’Italia a tal scopo)!
Grazie a chi non ci ha creduto, pensando che il karate sia una “dote di nascita”…
Ed in fondo, direi anche “grazie a me”, per averci creduto, per non aver mai mollato anche nei momenti di difficoltà fisica o mentale!
Cito infine una frase tratta dai “20 principi guida del karate” del Maestro fondatore Funakoshi:
八、道場のみの空手と思うな
“Il karate non si vive solo nel dōjō”