Consegna della fascia tricolore a Cateno De Luca, Accorinti: “I cittadini giudicheranno”

 

Cerimonia di consegna della fascia stamane a Palazzo Zanca, il neo sindaco Cateno De Luca inizia la cerimonia ringraziando il sindaco uscente Renato Accorinti e rivelando che i presidenti delle sei circoscrizioni hanno voluto regalare la nuova fascia tricolore del sindaco di Messina, pagandola di tasca propria come segno di riconciliazione e di distensione per l’intera città, dona quindi la fascia precedente ad Accorinti in modo che la porti con sè in ricordo di questa esperienza.

L’intervento di Accorinti si sviluppa in una fase iniziale da amministratore uscente:

“La città continua a camminare perché vuole migliorare. Sono strafelice di aver lavorato qui dentro dando l’anima, tutti i giorni negli scorsi 5 anni, è stata questa un’opportunità di servire. Se la città migliorerà saremo ovviamente tutti felici: in caso contrario dovranno essere i cittadini a dirlo, “sindaco, cosa fai?”, lo dico senza cattiveria, come atto di amore per la città”.

Poi però deviando dal discorso iniziale riemerge il vecchio contestatore:

“Io vorrò vedere quello che è stato promesso in campagna elettorale, dal casinò al tram volante, alla gestione con soli 5 dirigenti ”, annuncia Accorinti, non ottenendo però dal pubblico il caloroso applauso sperato, ma un debole battimani di circostanza, continua invece con un siparietto, nel quale l’ex sindaco fa finta di rispondere ad una telefonata di Papa Francesco, e lì che il pubblico inizia a rumoreggiare e qualche animo a scaldarsi.

De Luca invece preso il microfono con molta sportività risponde:

“E’ un modo simpatico di passare le consegne, d’altra parte siamo due personaggi egocentrici, va bene così”. Il Clima si distende nuovamente, il pubblico che prima ha brontolato poi, visto l’atteggiamento sereno di De Luca, ritrova l’allegria, e parte forte un applauso con l’intonazione del suo nome “Cateno! Cateno!”.

Prosegue, quindi nel suo intervento calmieratore De Luca:

“Nel 2013 si è aperto un varco rispetto al sistema che ha messo in ginocchio la città. Avendo tu, Renato, aperto questo varco, forse oggi è per questo che ci sono io. La vera rivoluzione di questa amministrazione, però, è la normalità. Le cose che abbiamo detto in campagna elettorale faremo di tutto per attuarle. Abbiamo già iniziato con le delibere di indirizzo per rendere funzionale ed efficace il palazzo” e conclude

“Il quadro disastroso che tu hai ereditato io fortunatamente non l’ho ereditato, tu una grossa parte l’hai già fatta. Voglio che facciate un applauso, vero e sentito, a Renato Accorinti e alla sua giunta. Non siamo qui per fare i censori e per smontare le cose buone che abbiamo trovato. Spero che ci sarà la possibilità di aiutarci, e non escludo che “vi disturberemo” per avere qualche chiarimento e qualche aiuto rispetto ad atti amministrativi”.