De Domenico, riordino della rete ospedaliera: “Il diritto alla salute non può essere compresso da mere esigenze ragionieristiche”

L’on. Franco De Domenico, Componente e Segretario della Commissione VI – Salute, Servizi Sociali e Sanitari del Parlamento Siciliano, da sempre attento osservatore delle esigenze dei malati e già più volte a capo di vere e proprie crociate per il ripristino di presidi ospedalieri della città di Messina e della sua Provincia, affida ad un comunicato stampa l’esito della Commissione Sanità di oggi, queste le sue parole:

“Oggi in commissione Sanità è stata approvata il riordino della rete ospedaliera che dovrà ora superare il confronto ministeriale, prima di essere pubblicata della Gazzetta Ufficiale.
Abbiamo cercato, – prosegue De Domenico – nel confronto con il governo della scorsa settimana di portare le istanze del territorio messinese e soprattutto delle zone disagiate della nostra provincia, in quanto riteniamo che che il diritto alla salute sia un diritto che non possa essere compresso da mere esigenze. ragionieristiche
Tuttavia abbiamo dovuto prendere atto che la maggioranza ed il governo non hanno inteso recepire, se non parzialmente, le nostre proposte che avrebbero consentito, a saldo zero, una serie di aggiustamenti volti a rendere più equo il provvedimento per i presidi della provincia di Messina.
Siamo contenti che, grazie anche al nostro impegno, – continua l’esponente del PD – l’ospedale di Lipari potrà finalmente avere a un lato un servizio di cardiologia adeguato alle esigenze del territorio con una presenza continua di cardiologi h24, e dall’altro un reparto di ginecologia, cosicché le donne isolane non dovranno affrontare disagevoli pellegrinaggi sanitari per gli ordinari controlli e per le necessità di prevenzione e cura. Sempre a Lipari si è ottenuto un aumento dei posti letto di pediatria.
A parte il risultato di Lipari, sono state date parziali risposte per i presidi di Barcellona (aumentati i posti di oncologia), Milazzo (gastroenterologia diventa dipartimentale), Mistretta (ortopedia diventa struttura dipartimentale)e per il Policlinico universitario (cardiologia pediatrica diventa dipartimentale).
Resta, tuttavia, l’insoddisfazione per le mancate risposte alle giuste istanze del comprensorio di Patti, laddove non si è accolta la nostra richiesta di riqualificazione in Dea di I livello del presidio, giustificata, a nostro avviso, dalla articolazione in ben 24 unità operative (di cui 3 di terapia intensiva e 1 di emodinamica), e dal fatto che sia uno dei pochissimi ospedali con elipista notturna h24, inserita nella rete della protezione civile nazionale e regionale e sia dotato di ben 131 posti letto.
Purtroppo neanche il passaggio in Commissione Sanità è servito a Patti per ottenere il meritato riconoscimento a Dea di I livello e, pur avendo guadagnato una unità semplice di gastroenterologia si è visto retrocedere le unità di oculistica ed emodinamica da dipartimentali a semplici.
Avevamo chiesto, altresì, maggiore considerazione per il Papardo, che dopo avere scampato il pericolo dell’accorpamento con l’IRCCS Neurolesi , avrebbe meritato il riconoscimento a Dea di II livello ed una dotazione di risorse umane ed infrastrutturali necessaria per un concreto rilancio ed una programmazione che guardi anche all’utenza oltre lo Stretto, al fine di incrementare le prestazioni fuori regione, utili a diminuire il saldo negativo della Sicilia nei confronti del resto del paese. Una opportunità non colta dal governo, nonostante l’impegno della deputazione messinese.
Per questo, – conclude l’onorevole -insieme al mio collega di Commissione del PD, on. Giuseppe Arancio, non abbiamo votato favorevolmente la rete ed abbiamo preferito una astensione che politicamente non è una bocciatura completa (avendo apprezzato il metodo del conforto con la Commissione e l’apertura ai contributi della deputazione) ma un invito forte al governo per un impegno maggiore a favore dei territori, affinché la Sanità sia finalizzata a soddisfare le esigenze dei malati e non le esigenze dei medici nè della politica e degli interessi che ruotano attorno all’universo Sanità.”