Operazione “Terzo Livello”, un comitato di affari per assunzioni e favori in cambio di voti

Un comitato di affari formato da politici, imprenditori, dirigenti di partecipate, che attraverso assunzioni e favori, cercavano consenso elettorale e potere.  Questo quanto scoperto oggi dalla Dia a Messina.
Un primo ambito di indagine ha disvelato e colpito un sodalizio criminale che, costituendo una articolata rete di rapporti clientelari era dedito alla commissione di reati contro la Pubblica Amministrazione. In questo ambito primeggia, quale figura carismatica e trainante, dell’ex presidente del consiglio comunale Emilia Barrile che insieme al commercialista Marco Ardizzone vicino al locale gruppo criminale dei “Mancuso”, egemone nel rione Gravitelli – interveniva  presso i competenti Uffici comunali o le Aziende partecipate perché alcune istanze avanzate da imprenditori venissero portate a buon fine, finalizzando tale condotta ad acquisire consenso anche in prospettiva elettorale, soprattutto attraverso poi la “distribuzione” o la promessa di posti di lavoro presso le imprese dei richiedenti il suo intervento. La Barrile era anche a capo di due cooperative operanti nel settore della ristorazione e delle pulizie – la “Peloritana servizi”, impegnata nella controversa gestione dei punti ristoro e dei parcheggi dello stadio San Filippo di Messina, e la “Universo ambiente”, risultata affidataria del servizio di pulizie dell’Amam, l’azienda meridionale acque. In questa copoperativa ,a è stato assunto con un ruolo di fatto significativo un elemento di spicco della locale criminalità organizzata, Carmelo Pullia organico al locale clan “Mancuso” e recentemente posto in libertà dopo una detenzione ventennale. Tali cooperative, anche grazie ad una ingegnosa alternanza tra periodi di lavoro e periodi di disoccupazione gestiti abilmente mediante patronati, venivano utilizzate anch’essi come strumento per elargire occupazioni e posti di lavoro, con il fine ultimo di acquisire diffuso “consenso popolare”.
Un secondo contesto investigativo, invece, riguarda la frenetica attività diI Vincenzo Pergolizzi organico della criminalita’ di Barcellona e che ha la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di PS scon obbligo di soggiorno nel Comune di Milazzo . Quest’ultimo per evitare misure di prevenzione sui suoi beni da parte dello Stato con la complicita’ di familiari ha creato le condizioni per svuotare fraudolentemente le proprie società di beni e capitali. Emesse una misura custodia cautelare in carcere nei confronti di: Vincenzo Pergolizzi, 10 misure di arresti domiciliari nei confronti di Emilia Barrile, classe, Marco Ardizzone, Francesco Clemente, Stefania Pergolizzi, Sonia Pergolizzi, Carmelo Cordaro, Michele Adige, Vincenza Merlino, Carmelo Pullia, Giovanni Luciano,. La misura della sospensione dal pubblico ufficio ricoperto per la durata di sei mesi è stata emessa nei confronti di Daniele De Almagro, il divieto temporaneo, per la durata di sei mesi, di esercitare attività imprenditoriali e di ricoprire uffici apicali in seno ad imprese e persone giuridiche è stato emesso per Antonio Fiorino. Gli indagati, insieme ad altre 7 persone denunciate, sono accusati, a vario titolo, di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, induzione indebita a dare o promettere utilità in concorso, corruzione, detenzione illegale di armi, accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico, turbata libertà degli incanti, associazione per delinquere, intestazione fittizia di beni, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.