Elezioni regionali: Confcommercio presenta la sua “Idea per Messina protagonista”

Picciotto: “la politica dovrà guardare con maggiore attenzione alle piccole e medie imprese, motore del rilancio economico dell’isola”

“La politica dovrà guardare con maggiore attenzione alle piccole e medie imprese che devono divenire il motore del rilancio economico dell’isola”. Parte da qui la piattaforma di Confcommercio Messina che, a pochi giorni dalle prossime elezioni regionali, così come è stato fatto per le scorse amministrative, presenta la propria “Idea per Messina protagonista”. Diversi i punti sottoposti all’attenzione dei candidati alla presidenza della regione. “Bisogna sfruttare al meglio la possibilità di creare distretti urbani nel commercio e utilizzare al massimo la capacità ricettiva di Messina, costituendo un tavolo in cui si lavora per mettere a sistema le risorse e le eccellenze presenti sul territorio di tutta la provincia, dall’artigianato locale, alle filiere” spiega il presidente di Confcommercio Messina Carmelo Picciotto. “Bisogna poi puntare a recuperare quanto c’è stato sottratto con l’attribuzione delle Zes. una non equa distribuzione alle tre città metropolitane siciliane che ha fortemente penalizzato la città di Messina. E’ necessario poi – prosegue Picciotto – creare un vero e proprio sistema Messina, un ecosistema economico coordinato, che sfrutti al massimo il potenziale esistente e che veda le Camere di Commercio riappropriarsi del loro ruolo di “casa” delle piccole e medie imprese che, attraverso mirate politiche di sostegno e rilancio tanto a livello locale quanto a livello regionale, devono tornare al centro dell’interesse di sviluppo dell’isola, qualsiasi sia tipo di sistema economico da portare avanti scelto da chi governa.” Non mancano poi le riflessioni sul tema dell’energia e dei rifiuti, partire dalla necessità di esportare il modello Messina per la differenziata a tutte le città metropolitane. “Condividiamo – conclude il presidente di Confcommercio Messina – l’idea di chi dice che la Sicilia producendo energia non possa pagare costi più alti degli altri, specie in un momento in cui i costi delle utenze stanno mettendo in ginocchio migliaia e migliaia di pubblici esercizi e piccole imprese che rischiano la chiusura.”