Giovani Arrestati con Droga e Beni Rubati: Nascondevano Cocaina e Marijuana nel Forno della cucina
Tre giovani sono stati arrestati dai Carabinieri della Compagnia di Milazzo nei giorni scorsi, in flagranza di reato, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Tra di loro figurava anche un individuo noto alle Forze dell’Ordine.
L’operazione è scaturita da un servizio di controllo del territorio volto a contrastare il traffico di sostanze stupefacenti nel comune di Lipari. Durante tale operazione, i Carabinieri della Stazione locale hanno fermato i tre indagati mentre si aggiravano nei pressi del porto, manifestando un atteggiamento sospetto. Questo comportamento ha spinto i militari a intensificare le verifiche, culminate con la perquisizione della loro abitazione, dato che tutti e tre vivevano nello stesso domicilio.
Nell’esito della perquisizione, è emerso che la droga era stata abilmente nascosta all’interno del forno della cucina. I Carabinieri hanno sequestrato oltre 32 grammi di cocaina e circa 145 grammi di marijuana. Inoltre, sono stati rinvenuti tre bilancini digitali di precisione, materiale presumibilmente utilizzato per il confezionamento delle dosi, e una somma di 1.685 euro nascosta in una scatola nella camera da letto. Durante la perquisizione, sono stati confiscati anche oggetti di valore, tra cui preziosi, un fucile da sub, due cellulari, elettrodomestici, un personal computer e oltre 1.100 gratta e vinci, risultati essere il provento di furti avvenuti nei giorni precedenti.
I tre giovani sono stati condotti in caserma per gli accertamenti e successivamente arrestati con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, oltre che denunciati per ricettazione. Dopo le formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati ristretti in carcere in attesa dell’udienza di convalida. Tutta la droga sequestrata è stata inviata ai Carabinieri del R.I.S. di Messina per le analisi di laboratorio.
Il procedimento è attualmente nella fase delle indagini preliminari, e per gli indagati è garantito il principio di non colpevolezza sino alla sentenza definitiva, come previsto dall’articolo 27 della Costituzione.