Gioveni: “Centri sociali per anziani: questi “perfetti sconosciuti”

“Non si può certo definire Messina come una città a “misura di anziano”, visto che, fatta eccezione per il servizio di assistenza domiciliare (questo, appunto, da rivedere!!) e per il centro sociale di villa Dante (per altro da sempre in condizioni di degrado e abbandono), non sembrano esistere delle strutture dove i nostri “nonni” possano trascorrere delle ore spensierate, socializzando fra loro e godendo di attività ludico-ricreative.” a parlare è il consigliere comunale Libero Gioveni in un interrogazione destinata al sindaco Cateno De Luca e all’Assessore ai servizi sociali Alessandra Calafiore, prosegue il consigliere:
“In particolare nei villaggi, tali strutture, eccezion fatta per qualche circolo ricreativo gestito da privati che però sono per lo più rivolti ai ragazzi, rappresentano davvero una chimera, nonostante la crescente domanda da parte di questa fragile categoria di cittadini, spesso abbandonati al loro destino! Per esempio, fino a qualche anno fa a piazza Casa Pia esisteva un centro dove gli anziani della zona erano soliti ritrovarsi per condividere dei momenti di spensieratezza, ma tale centro, a seguito del trasferimento degli uffici del centro regionale per l’impiego, fu smantellato!
Ma tante altre sono le zone in cui centinaia di anziani vorrebbero ritrovarsi in delle strutture accoglienti che possano rappresentare per loro dei punti di riferimento e, perché no, anche dei luoghi in cui sentirsi utili e apprezzati, coinvolgendoli in iniziative di carattere sociale.
Pertanto, in virtù di tutto quanto sopra esposto, il sottoscritto consigliere comunale,

I N T E R R O G A

il sig. sindaco e il sig. assessore al fine di conoscere:
• se vi sia, da parte di codesta Amministrazione, la volontà politica di dedicare più attenzione ai numerosissimi anziani della città, quasi del tutto privi di spazi, strutture e momenti ad essi dedicati, considerando questo servizio nella nuova mappatura dei bisogni;
• se intendano valutare la concreta possibilità di offrire agli anziani nuove forme di assistenza ludico-ricreativa in delle strutture facenti parte del patrimonio immobiliare dell’Ente.”