Gioveni: Le incongruenze della “Messina social city” e il “dietro front”dell’Amministrazione: se ne discuta in Aula!

“Due grossi nodi gravano sulla nuova “Messina social city” che Amministrazione e CdA hanno il dovere di sciogliere al più presto: la poco chiara posizione delle Asacom (le assistenti alla comunicazioni per i bambini diversamente abili) per le quali l’assessore Calafiore invece aveva dato ampie garanzie in Aula, e quella di quel personale che si trovava in una posizione ambigua (per non dire paradossale) fino allo scorso 28 febbraio quando erano in forza alle cooperative: assunti cioè a tempo indeterminato ma impiegati nelle sostituzioni!”

E’ il consigliere comunale Libero Gioveni a sollevare queste due palesi incongruenze emerse all’atto del passaggio della gestione dei servizi sociali da indiretta a diretta con il conseguente transito dei 540 lavoratori delle cooperative nella nuova agenzia.

Sulle circa 40 figure Asacom – afferma Gioveni – spiace registrare una sorta di “dietro front” da parte dell’Amministrazione, in quanto nella seduta della Commissione servizi sociali svoltasi lo scorso 13 febbraio e convocata proprio per fare chiarezza su tutte le modalità di transito dei lavoratori nella Messina social city, l’assessore Calafiore, proprio su mia esplicita domanda di come sarebbero state assunte queste figure visto che nei mesi di luglio e agosto non opererebbero concretamente per la chiusura delle scuole, rispose che sarebbero state assunte comunque a tempo indeterminato perché era intenzione dell’agenzia impiegarle in quei due mesi nell’espletamento di altri servizi!

Perché, quindi, questo ripensamento? – si chiede il consigliere.
E ancora: ci si rende conto di come, vista la fragilità emotiva e psicologica dei piccoli soggetti destinatari del servizio, questa interruzione potrebbe risultare deleteria per i piccoli e per le stesse famiglie?

Capitolo a parte invece – prosegue l’esponente del Civico Consesso – merita quel personale di vari profili che, paradossalmente, da più di 10 anni risultava assunto a tempo indeterminato nelle cooperative ma, per il solo fatto che venivano classificati come “sostituti”, sono rimasti fuori!

Pertanto – conclude Gioveni – si rende necessaria quanto meno una nuova seduta di Commissione alla presenza di assessore e CdA, affinché oltre a fare chiarezza sulle incongruenze ancora in essere, si trovino delle soluzioni sia nell’interesse di queste categorie di lavoratori in atto penalizzati, sia nell’interesse della continuità e della qualità dei servizi.