Gioveni: “Secondo Palazzo di Giustizia: quale futuro??”

“Qual è la reale situazione sull’iter già avviato per la realizzazione del secondo Palazzo di Giustizia? Ovvero: quali azioni intende porre in essere il sindaco De Luca sull’annosa questione del Palasatellite posto che all’atto del suo insediamento aveva dichiarato di non voler costruire più una seconda struttura bensì realizzarne una nuova più grande e funzionale da inserire nel contesto di una grande cittadella giudiziaria?”

Con questi due legittimi interrogativi il consigliere comunale del Pd Libero Gioveni riaccende i riflettori su una delle vicende più spinose e ingarbugliate degli ultimi 20 anni sulla quale non è stata fatta mai la necessaria chiarezza, ma che occorre urgentemente definire per i non pochi problemi logistici a cui deve far fronte il nostro Tribunale.

“E’ trascorso 1 anno e mezzo – ricorda Gioveni – dal famoso protocollo d’intesa siglato dall’Amministrazione Accorinti con il Demanio dello Stato e i Ministeri della Giustizia e della Difesa per realizzare il secondo Palazzo di Giustizia nell’area dell’ex ospedale militare di viale Europa attraverso due mutui per complessivi 17 milioni di euro stanziati dalla Cassa depositi e Prestiti.

Da allora, però – prosegue il consigliere – la città e soprattutto gli addetti ai lavori non hanno più avuto notizie sullo stato del progetto esecutivo nel quale rientrerebbe anche il trasferimento dell’attuale Dipartimento militare di medicina legale negli angusti magazzini di via Bonino della Marina Militare, scelta che andrebbe senz’altro approfondita sia perché decentrata rispetto all’attuale sito, sia per gli esorbitanti costi a cui occorrerebbe far fronte per riqualificare e adeguare totalmente una struttura dove tra l’altro vi è depositata una considerevole quantità di amianto dannoso per la salute!

Se poi consideriamo – ricorda ancora l’esponente del Pd – che il sindaco De Luca durante la sua visita istituzionale in Corte d’Appello il 27 giugno scorso aveva annunciato di voler cambiare strategia progettando del tutto “in house” un nuovo (e soprattutto unico) Tribunale, è di tutta evidenza la necessità di chiarire definitivamente tempi, luoghi e modalità di tutto l’iter progettuale.

Pertanto – conclude Gioveni – nell’auspicare al più presto la convocazione di una seduta aperta del Consiglio Comunale alla presenza del sindaco De Luca, degli ordini professionali di settore e dei soggetti firmatari del protocollo d’intesa in rappresentanza dei Ministeri sulla realizzazione del Palagiustizia satellite o addirittura (stante la volontà del primo cittadino) di un nuovo Tribunale, ritengo occorra mettere finalmente un punto fermo su una delle vicende più grottesche della recente storia cittadina rispetto alla quale il complesso mondo della Giustizia non può più attendere.”