Gioveni:”Rebus Revisori dei Conti: come si gestirà il fittissimo calendario “finanziario” di Palazzo Zanca?”

“Lungi da me il voler essere catastrofico, ma esattamente fra 20 giorni (il 12 ottobre) scadranno i 45 giorni di proroga del mandato del Collegio dei Revisori dei Conti (già di fatto scaduto il 27 agosto scorso) e oggettivamente con le tante scadenze finanziarie ravvicinate a cui dobbiamo far fronte non si possono di certo dormire sonni tranquilli, anche rispetto alle nuove procedure di legge per la selezione del nuovo Collegio (a sorteggio) che rischiano di partorire un organo di revisione contabile del tutto estraneo e distante dalle questione finanziarie di Palazzo Zanca!”

Il consigliere comunale del Pd Libero Gioveni esprime preoccupazione sull’attuale ingarbugliata gestione finanziaria del Comune che deve fare i conti con scadenze a ripetizione, aggravate, appunto, dall’ormai inevitabile e imminente abbandono del Palazzo da parte dei Revisori guidati dal dott. Basile, vera “memoria storica” della struttura finanziaria dell’Ente avendo essi esitato ben 4 versioni del piano di riequilibrio.

Il cronoprogramma di tutti gli atti finanziari – ricorda Gioveni – sembra quasi un “bollettino da guerra” se lo si guarda tenendo sempre a mente la scadenza del loro mandato visto che dovranno rilasciare su tutti gli atti il loro parere.

Dopo l’approvazione mercoledì scorso del Bilancio di Previsione 2018 – prosegue il consigliere – incombono:
1) il Bilancio Consuntivo 2017;
2) il Bilancio Consolidato 2017;
3) il Piano di riequilibrio che va rimodulato entro 60 giorni dalla relazione di
inizio mandato (quindi entro il 27 novembre);
4) il riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi;
5) la manovra di assestamento di Bilancio;
6) il Bilancio di Previsione 2019 che, secondo i tempi che il sindaco si è dato,
dovrà essere approvato entro il prossimo 31 dicembre.

Sinceramente non so come si possa gestire tutto ciò nel giro di pochissimo tempo– conclude Gioveni – specie perché non sappiamo ancora l’identikit dei nuovi Revisori la cui estrazione potrebbe anche regalarci qualcuno da fuori città che, oltre a non conoscere la situazione finanziaria presente e passata di Palazzo Zanca, produrrà inevitabilmente un maggior esborso di costi a carico dell’Ente.